Alternativa Popolare: «La differenziata di Manna salassa i rendesi»

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RENDE  (CS) –  «Alternativa Popolare continua a mettere sotto la lente d’ingrandimento le procedure amministrative del Comune. Ad essere attenzionata è la procedura sulla raccolta differenziata partita i primi mesi dell’anno sul territorio rendese. Già i cittadini lamentano i tanti disagi che ne stanno derivando per un servizio grossolano. Quello che però si vuol capire, dopo le dichiarazioni fatte dallo stesso Manna sull’avvio della differenziata nel consiglio comunale del 30 marzo 2017 quando si è approvato il Piano finanziario dei costi di gestione dei rifiuti e si sono determinate le tariffe Tari per il l’anno 2017, come mai questo nuovo servizio il sistema di raccolta differenziata ha aumentato la spesa per i cittadini rispetto ai precedenti anni quando la differenziata non era attiva. Siccome Alternativa Popolare non fa sciacallaggio politico e parla sempre con dati alla mano, i cittadini devono sapere che per il costo della spazzatura il Comune ha speso 8.224.000, 00 euro nel 2014, 8.281.000,00 euro li ha spesi, invece, nel 2015 e nel 2016 ne ha spesi 9.057.000,00 euro. Bisogna considerare, però, che nel 2016 l’Ente ha speso + 800.000,00 euro, in quanto alcuni cittadini degli altri comuni limitrofi, compreso il capoluogo, su cui era partita la differenziata, andavano a depositare i rifiuti a Rende, per cui questo dato non può essere preso in paragone con il 2017 ma solo gli 2014 e 2015. Infatti, ciò che risulta poco chiaro è la spesa dell’anno corrente, quindi del 2017, nel quale, con l’avvio della differenziata, è stato prevista una spesa di 8.423.000, 00 euro. Allora le perplessità e l’interrogativo viene spontaneo visto che nel 2014 e nel 2015, che non c’era la differenziata si spendevano circa 8.200.000,00 euro e oggi, con la differenziata attivata, ne spendiamo 200 mila euro in più. Allora Manna deve spiegare ai rendesi quale sia stata questa grande operazione della differenziata di cui si vanta, quando invece di avere un risparmio per i cittadini, così come lui stesso aveva garantito, ne è conseguito, invece, un aumento. Vorremo, inoltre, sottolineare come negli anni precedenti la differenziata veniva eseguita dalla ditta esecutrice del servizio, affrontando costi maggiori per selezionare sia la carta, che la plastica che altri composti. Oggi, con l’avvio della differenziata, la selezione la fa già il cittadino. Infatti, l’azienda che svolge il servizio ha solo il costo della raccolta perché poi, con il materiale da lei raccolto ma selezionato dal cittadino, procede al riciclaggio dei composti di cui ne ricava un beneficio economico. Un’amministrazione seria ed oculata, che pensa solo al vantaggio dei cittadini, avrebbe in pratica proceduto ad una gara di appalto per il servizio della differenziata dove il beneficio sarebbe stato per il Comune con una riduzione delle tariffe pari al 30%, abbassando la spesa da 8.400.000,00 euro a 6.000.000,00 e da tutto ciò ne sarebbe conseguito un risparmio per i cittadini sulla Tari. Quindi, se la situazione è questa, l’attivazione della differenziata ha portato un vantaggio economico solo all’azienda che svolge il servizio. Invitiamo, dunque, tutta la minoranza a verificare gli atti amministrativi per la gestione della raccolta differenziata, perché se dovesse venir confermata questa nostra ipotesi dal vaglio della documentazione, allora a questa punto ci sarebbe un danno erariale di notevole rilevanza sul quale gli organi preposti dovranno far luce, per stabilire le responsabilità oggettive di chi ha permesso tutto ciò».

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