CROSIA (CS) – La fusione tra Rossano e Corigliano: s’ha da fare: questo è il pensiero del primo cittadino di Crosia, Antonio Russo, da sempre sostenitore dell’iniziativa. «Il processo di fusione – ha dichiarato Russo – tra le due città è un’opportunità unica che dobbiamo incoraggiare e valutare in maniera inglobante. L’unione tra questi due comuni è l’ultimo treno verso lo sviluppo e può rappresentare la svolta dell’intero territorio della Sibaritide, se seguirà il principio della propositività e dell’utilità comune. Questo è l’obiettivo che si deve perseguire: avviare, su basi nuove e auspicabilmente più propositive rispetto al passato, un lavoro di squadra che miri a colmare la carenza di servizi in questo territorio. Da una rete di tutela dell’ambiente, alle strade e alle infrastrutture e ancor più di tutto il diritto alla giustizia e alla salute. Sicuramente è importante partire da un’analisi, anche superficiale, del passato per notare tutto ciò che abbiamo perso, in termini di opere e servizi, a causa di un oggettivo disinteresse della politica verso quest’area della Calabria, ma anche di un atteggiamento sbagliato di chi ha governato le nostre comunità. Ma, cosa ancora più importante, è guardare avanti e pianificare insieme lo sviluppo di questo territorio. E la strada giusta è indubbiamente quella della cooperazione. Per questo auspico che vada in porto il processo di fusione tra le due città di Rossano e Corigliano Calabro, da cui tutti noi trarremmo enormi vantaggi e faccio appello ai cittadini delle due comunità che la prossima domenica 22 Ottobre avranno la possibilità di cambiare la storia di questa terra e dell’intera Calabria». Se l’esito del referendum sarà positivo, infatti, l’Area Urbana Corigliano-Rossano potrebbe diveire la terza città per estensione territoriale e demografica della Calabria: «Questo – ha aggiunto ancora il sindaco Antonio Russo – porterebbe benefici a tutta l’area circostante, che acquisirebbe maggior potenziale di sviluppo e risorse a livello turistico, commerciale ed economico».