Ballottaggio Rende, Principe: «Basta strumentalizzazioni. Avanti senza paura»

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Sandro Principe

RENDE (CS) – «Sandro Principe va giudicato per le sue capacità amministrative, per le opere che ha saputo realizzare, per quelle che dice di voler fare per la città, per la battaglia di contenuto che sta facendo per il futuro di Rende. Non certi deve essere messo alla gogna per una frase detta in un contesto che si pensava fosse informale, fuori onda appunto. Sandro Principe nelle conversazioni informali, come riteneva essere quella parte della trasmissione a Ten, utilizza quel simpatico dialetto popolare, esclamazioni colorite di un uomo nato nel centro storico, per sottolineare all’altro che sta dicendo delle grandi stupidaggini». A quattro giorni dal turno di ballottaggio questo è il pensiero delle liste a sostegno d Sandro Principe dopo il dibattito televisivo, divenuto ormai celebre, fra lo stesso Principe e l’altro candidato sindaco Marcello Manna.

«E’ evidente che i sostenitori di Manna, non potendo introdurre nel confronto elettorale argomenti e contenuti perché il loro candidato sindaco non ne ha, perché non ha realizzato nulla in 5 anni a Rende, cercano di strumentalizzare questo episodio». E concludono: «Stigmatizziamo il comportamento della direzione dell’emittente che sul contenuto del fuori onda non si è attenuto alle regole vigenti. Ma vorremmo dire ai rendesi tutti che in politica come nella vita,  al netto di giochini social e di strumentalizzazioni, contano sempre e solo i fatti e non le “visualizzazioni”. Ed i fatti su com’era Rende e com’è diventata ce li abbiamo davanti agli occhi tutti».

«Il clima di odio e aggressività che si sta creando in questa campagna elettorale ci preoccupa e non poco. Leggiamo sui social commenti aggressivi, carichi di odio da parte di sostenitori e amici di Manna che augurano la morte o che si esprimono con rammarico sul grave attentato del 2004 scrivendo: “quel colpo poteva andare più in fondo». «Tutto questo è vergognoso. Abbiamo cercato di mantenere alto il dibattito sul futuro della città e crediamo che la controparte debba dissociarsi da quanto stiamo vedendo e leggendo.  Qualcuno vuole avvelenare il clima, ma noi non ci faremo intimidire. Andiamo avanti senza paura verso il 9 Giugno e siamo certi che i rendesi premieranno il buon governo riformista di questa città».

Principe sul parco acquatico

Sul parco acquatico si sbilancia invece lo stesso Sandro Principe. «Ma il Parco Acquatico dopo l’inaugurazione in grande stile di qualche settimana fa, non doveva aprire a Giugno? Beh giugno è arrivato, ma l’opera è ancora tristemente chiusa e vuota. Qui qualcuno ha preso in giro i cittadini di Rende». «Dispiace constatare che nonostante le frettolose inaugurazioni elettorali ed i proclami dell’amministrazione – continua Principe – la struttura sia ancora desolatamente e sconsolatamente inattiva. A ben guardare fuori dal recinto che delimita il Parco, sembra che ancora sia incompleta e solitaria: non c’è un fiore, né un albero, il laghetto ha l’acqua putrida, nessuno si aggira tra i pontili, nessuno che lavora per i preparativi dell’apertura».

«Sul futuro del Parco Acquatico siamo molto preoccupati – conclude -. E’ stata pensata come una grande infrastruttura attrattiva che doveva portare “la spiaggia” a Rende, con attività sportive, ricreative, innovative e ristoranti, ma oggi l’amministrazione uscente ha svuotato di contenuto questa opera, non capendone le potenzialità . Non conosciamo le capacità manageriali dei soggetti oggi demandati alla gestione, ci auguriamo dopo il 9 Giugno di poter dare nuovo slancio ad un’opera che abbiano ideato e che può dare lavoro e nuova centralità alla città».

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