COSENZA – «È solo un modo per prendere in giro le donne, quelle che ci hanno creduto e che ci hanno provato. Ma Oliverio ci ha abituati a questo comportamento». Così Jole Santelli, parlamentare e coordinatrice regionale di Forza Italia, commenta i ritardi del bando per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità della Regione Calabria rivolto alle donne.
«La maglia nera nell’occupazione femminile in Europa è italiana – spiega Santelli -: con il 48,2% siamo al penultimo posto, avanti solo alla Grecia e ben lontani dal 61,6% della media dei 28 paesi europei. Una vergogna per un Paese che si vanta delle ‘quote rose’ solo per infiocchettare di buonismo politiche del lavoro inefficaci ed inadeguate. Se poi analizziamo la situazione delle donne alla guida di un’azienda, già solo il dato nazionale fermo al 21,8% dà il segno, in negativo, della profonda gravità.
In Calabria, di conseguenza, la situazione peggiora drammaticamente – ricorda la parlamentare di Forza Italia – Forse per questo le calabresi ed i calabresi avevano accolto con grande entusiasmo il bando dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità della Regione Calabria, che, almeno negli annunci, mirava a favorire l’aumento dell’occupazione femminile, oltre all’inserimento lavorativo e all’occupazione dei disoccupati di lunga durata. Puntava a sostenere – nelle intenzioni dichiarate- chi non avendo un impiego voleva ‘avviare nuove iniziative imprenditoriali o lavorare in autonomia, tramite la concessione di incentivi economici e l’offerta di servizi di tutoraggio, accompagnamento e consulenza’.
Per il Presidente Oliverio – accusa Santelli – era una soluzione per affrontare il tema dello sviluppo in questa terra. Per la necessità di dare risposte concrete (a dotazione finanziaria complessiva dell’avviso è di oltre 10 milioni di euro a valere sul POR 14-20) e dare lavoro a donne, giovani e persone in situazioni di difficoltà.
Fin qui gli annunci. Ma dopo rinvii vari per i termini di presentazione delle domande, l’ultimo a fine luglio 2017, ancora dell’esito di questa piccola panacea dell’emergenza lavoro, non si sa niente. Migliaia le domande presentate – conclude la coordinatrice regionale di Fi – L’imprenditoria femminile e giovanile può attendere. Altro bando, altre attese, e, ahinoi, stessa musica».