COSENZA- «Da sei anni Occhiuto governa la città di Cosenza e non può giocare allo scaricabarile anche rispetto alla questione della Biblioteca Civica. Non dimentichiamo i sei mesi di stipendi non pagati a chi lavora in questo tempio sacro del sapere. Sì, è un tempio sacro e richiede rispetto. Quel rispetto che il sindaco architetto non ha nei confronti di un patrimonio inestimabile come quello della Biblioteca civica: circa 250mila volumi di varie epoche. Manoscritti, carteggi, ma anche il grande archivio dei giornali fanno parte di questa grande fonte di cultura a disposizione di cittadini, studiosi, universitari, curiosi».
E’ quanto afferma Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della coalizione La Grande Cosenza.
«L’oblio e l’abbandono della Civica- sostiene Carlo Guccione – rappresentano perfettamente il vuoto e la concezione cosmetica della cultura di Occhiuto. Laddove c’è spettacolo, show, marketing di bassa lega, ecco il nostro sindaco in prima fila, circondato dalla sua lunga schiera di clientes. Si preoccupa di Alarico e manda alla malora una delle più importanti e prestigiose istituzioni culturali della Calabria. Occhiuto esulta – precisa Carlo Guccione – per la realizzazione di un ponte, anche se di un autorevole architetto, e poi dimentica per sei anni e lascia al degrado un patrimonio inestimabile. La Biblioteca civica è ubicata proprio nel centro storico abbandonato al suo destino da un primo cittadino capace di promesse e di atti risibili: nel suo Piano strutturale comunale prevede solo 652 persone in più nella città vecchia per i prossimi 20 anni. In altri tempi, in altre epoche storiche – ricorda Carlo Guccione – i libri sono stati bruciati. In sei anni di governo, Occhiuto ha seppellito questo patrimonio e ha cercato di impedire che fosse fruibile alla nostra comunità senza il ricorso ai roghi tanto amati dai gerarchi nazisti. E il primo cittadino di Cosenza ne sa qualcosa di gerarchi nazisti: ha citato esplicitamente Himmler nella tristemente nota brochure su Alarico. Da Himmler all’oblio della Civica, il cammino di Occhiuto è pura apparenza e per questo diventa un pericolo; perché riesce a “drogare” le coscienze di una città rimasta con pochi anticorpi. Io chiederò alla Regione Calabria – sostiene Carlo Guccione – di farsi carico di questo patrimonio culturale e librario attraverso misure urgenti e avvierò l’iter per la presentazione di una proposta di legge affinché la Biblioteca Civica di Cosenza diventi di interesse regionale. Chiederò, altresì, ai parlamentari del centrosinistra di comunicare al ministro Dario Franceschini quanto sta accadendo, perché si interessi del problema. Il ministro della Cultura sta facendo tanto per rilanciare il patrimonio culturale, storico e architettonico del nostro Paese, vero motore di sviluppo dell’Italia e della Calabria».