Cassano allo Ionio, siglata convenzione per l’uso di beni inutilizzati o confiscati alla mafia

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Si ricaverà frumento biologico dal terreno confiscato alla mafia nel cuore del Nisseno dove il piccolo Giuseppe Di Matteo trascorse un periodo della sua prigionia prima di essere sciolto nell'acido su ordine di Giovanni Brusca. Sono appena iniziate, infatti, a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) le operazioni di aratura dei 20 ettari di terreno confiscati al boss Alfonso Scozzari. Successivamente verrà seminato il frumento biologico necessario per produrre la pasta, che sarà commercializzata su scala nazionale. ANSA

CASSANO ALLO IONIO (CS) – L’assessore ai lavori pubblici Salvatore Tricoci, in presenza del sindaco Gianni Papasso, ha sottoscritto a Catanzaro per conto del comune, la convenzione per la “Realizzazione o adattamento di immobili da adibire a laboratori e/o aree attrezzate per l’insediamento di piccole iniziative imprenditoriali con priorità a locali non utilizzati o confiscati alla criminalità organizzata”. Nella fattispecie, si tratta uno dei beni confiscati alla mafia negli anni novanta, ora di proprietà del comune, ubicati in contrada “Tre Ponti”, che secondo il progetto elaborato dall’amministrazione comunale di Cassano All’Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso, dovranno essere  adibiti a laboratori e/o aree attrezzate per piccole iniziative imprenditoriali, con particolare riguardo al settore agricolo, che riveste un ruolo fondamentale all’interno del sistema economico e produttivo della Piana di Sibari. Il progetto, nell’ambito del POR Calabria FERS 2007/2013 – Contratti locali di Sicurezza, era già stato approvato e finanziato dalla Regione Calabria per 600.000 euro. Secondo quanto pattuito tra le parti, nel rispetto del crono programma presentato, l’intervento dovrà essere completato entro la data del 30 ottobre 2017.     Con l’intervento che a breve andrà a realizzarsi, anche il terzo, dei beni confiscati a suo tempo dallo Stato al boss Giuseppe Cirillo, potrà essere utilizzato per scopi sociali finalizzati al bene comune. Nella fattispecie, per creare posti stabili di lavoro da offrire a donne, giovani, disoccupati e persone svantaggiate, attivando processi formativi e informativi, destinati al contrato della criminalità organizzata. Per il sindaco Papasso, il finanziamento ottenuto, è frutto di un impegno costante del governo cittadino, in direzione dell’affermazione della legalità, attraverso il recupero e l’utilizzo per scopi nobili e sociali, nonché per offrire ai giovani imprenditori nuove opportunità, di strutture che un tempo non tanto lontano, hanno rappresentato dei simboli della presenza incombente della criminalità organizzata sul territorio.

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