Concorso a Palazzo dei Bruzi, Occhiuto: «Tutto regolare»

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Comune di cosenza palazzo dei bruzi

COSENZA – Lunga e articolata la risposta del sindaco Mario Occhiuto alla interrogazione presentata dai consiglieri comunali di Palazzo dei Bruzi de “La Grande Cosenza” in merito al concorso per l’assunzione di tre dirigenti a tempo determinato. Il bando, pubblicato lo scorso 28 luglio, è scaduto quest’oggi 6 settembre. «Nel Comune di Cosenza la situazione è oramai al collasso – spiega Occhiuto – A fronte di 20 posizioni dirigenziali previste in dotazione organica, vi sono ad oggi solo 10 dirigenti a tempo indeterminato, uno dei quali da tempo assente giustificato per motivi personali. Altri dirigenti andranno in pensione nel corso del 2016 e negli anni immediatamente successivi». In una tale situazione, precisa il primo cittadino, la scelta programmatoria di coprire a tempo determinato e nel rigoroso rispetto dei limiti di legge, almeno un parte delle posizioni dirigenziali già scoperte o che a breve rimarranno prive di un dirigente a tempo indeterminato, è una necessità. Nella sua risposta inoltre, Occhiuto cita tutte le norme osservate, ribadendo che la selezione si svolge nel pieno rispetto delle leggi vigenti tali da consentire al sindaco di operare con «una dose di discrezionalità nell’attribuzione di incarichi dirigenziali a tempo determinato e non superiori, in quanto a durata, allo stesso mandato del primo cittadino. In conclusione – è scritto ancora nella risposta vergata da Occhiuto – questa Amministrazione, proprio garantendo la partecipazione di tutti i funzionari dell’ente, in possesso dei necessari requisiti, alla indetta selezione pubblica, intende privilegiare il merito del personale e non già “fidelizzare” qualcuno. Più in generale, questa Amministrazione, già in sede di rinnovo del Contratto collettivo decentrato del proprio personale, procederà, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, ad  incrementare ulteriormente la valorizzazione dell’impegno e dei meriti individuali, superando definitivamente le ingiuste politiche delle elargizioni “a pioggia” degli incentivi economici ai dipendenti».

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