Contestazioni e applausi per Salvini in Calabria. Il vice premier: «Bello politiche e regionali insieme»

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Campania: Salvini, solo in Italia condannati governano Regioni
Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini all'uscita dal Centro richiedenti asilo (Cara) di Isola Capo Rizzuto (Crotone), 2 luglio 2015. ANSA / Clemente Angotti

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – «Sarebbe bello che i calabresi potessero scegliere di dare il loro voto sia per le elezioni nazionali che per quelle regionali«. Così ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini arrivando a Isola Capo Rizzuto, prima tappa del suo tour in Calabria che è poi proseguito con Soverato (Cz).

Salvini ha anche commentato lo stato della statale 106, percorsa da Policoro per raggiungere Isola:

«Non è una strada ma è una roba … Per questo bisogna andare a votare anche in Calabria per cambiare questo stato di cose”. Al suo arrivo il leader della Lega ha fatto un bagno di folla con i suoi sostenitori, prestandosi a numerosi selfie. Non è mancato neanche un gruppetto di contestatori, uno dei quali ha innalzato la bandiera italiana con la scritta “restiamo umani” ed è stato fatto segno di fischi ed urla dei sostenitori di Salvini che gridano “al lavoro”. Salvini, poi, si è gettato nel mare Ionio per un bagno.
 

Forti momenti di contestazione in attesa del comizio di Matteo Salvini a Soverato

I partecipanti al presidio allestito a poche centinaia di metri dal palco si sono avvicinati venendo quasi a contatto con i sostenitori del leader leghista. Dai contestatori, che stanno agitando cartelli contro Salvini, si sono levate le urla “buffone” e “vattene” . Tra i contestatori anche alcune del Movimento 5 Stelle. La situazione comunque è rimasta tranquilla.

«Chi è qua a contestare dov’era prima con la sinistra che per anni ha rubato i soldi dei calabresi non facendo niente, non facendo strade, ferrovie, ospedali? Evidentemente è più comodo pensare sia colpa di qualcun altro». Così Matteo Salvini verso il gruppo di contestatori.

Poi un improvviso blackout ha costretto il ministro dell’Interno Matteo Salvini ad interrompere temporaneamente il comizio. I contestatori ne hanno approfittato per far sentire ancora più forte le loro grida che Salvini ha “diretto” dal palco come un direttore. Alla ripresa, Salvini ha detto che un «cretino ha danneggiato l’impianto audio ed è stato bloccato e identificato» dalle forze dell’ordine. «Se questo è il modo di agire dei nostri contestatori è evidente che abbiamo già vinto».

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