COSENZA – Il corposo dossier di oltre 200 pagine presentato dall’Amministrazione comunale per la candidatura di Cosenza al titolo di Città europea dello Sport 2020, a detta del deputato Roberto Pella (vice presidente vicario ANCI, delegato allo Sport ANCI e membro della delegazione ACES) «è un dossier ai livelli di una grande città come Lisbona, che è candidata invece nella sezione Capitale europea dello Sport». L’occasione di tale dichiarazione per l’onorevole Pella è stata la presentazione ufficiale della corsa del capoluogo bruzio al prestigioso riconoscimento, durante una conferenza stampa che, questa mattina, ha chiuso la tre giorni di permanenza a Cosenza della delegazione di valutazione ACES Italia. Delegazione che, appunto a conclusione dei sopralluoghi, ha tenuto a illustrare ai giornalisti alcune impressioni prima di passare alle votazioni di cui l’esito sarà reso noto ad ottobre.
Nel salone di rappresentanza del Municipio, partecipatissimo dalle numerose associazioni del territorio (“a riprova dell’affiatamento collaborativo con l’ente Comune”), è toccato all’assessore allo Sport Carmine Vizza introdurre sinteticamente i dieci punti che racchiudono il vasto materiale depositato per il giudizio finale.
«Il nostro – ha affermato Vizza – è un percorso che ci ha visti impegnati a 360 gradi. Abbiamo elencato nel dettaglio, suddividendo il dossier in dieci punti, le informazioni generali su Cosenza, le infrastrutture sportive (compresi gli investimenti e le spese di manutenzione), i progetti in itinere, le tante manifestazioni, gli eventi nazionali, l’elenco delle associazioni sportive e dei singoli campioni che sono eccellenze del territorio nelle diverse discipline, le campagne di prevenzione nelle scuole, l’adesione al manifesto Health City e, fra i tanti altri punti, il rapporto tra il Comune e le istituzioni sportive. Per noi – ha detto Vizza – lo sport è anche inclusione sociale e ne diamo testimonianza con la nostra vicinanza al Comitato italiano paralimpico supportando ogni forma di aggregazione che aiuta chi vive situazioni di difficoltà».
Lusinghiero poi l’intervento di Claudio Briganti, presidente nella tappa cosentina della delegazione ACES Italia:
«Tengo a ringraziare questa Amministrazione – ha esordito – per averci accompagnato in questa tre giorni come fossimo dei vecchi amici. Ci siamo subito integrati nel tessuto della città. Grazie di cuore al sindaco Occhiuto, allo sportivissimo assessore Vizza, all’assessore Succurro, al presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo e al presidente della Commissione Sport Gaetano Cairo perché ci siamo davvero sentiti a casa. Non abbiamo fatto fatica – ha aggiunto Briganti – a entrare nel tessuto sociale di Cosenza in così poco tempo e ci siamo immedesimati nella vostra realtà. Qui c’è una lungimiranza politica incredibile, definisco Cosenza una città futuristica per l’attenzione a progetti indirizzati a far vivere meglio i suoi abitanti e le giovani generazioni”.
Ciò di cui la delegazione ACES Italia non ha fatto mistero, è che a dare un grosso slancio alla candidatura di Cosenza sono il progetto del Parco del benessere e la Cittadella dello Sport, non soltanto luoghi deputati allo sport ma soprattutto luoghi di vitalità sociale.
Il titolo di “Città europea dello Sport 2020”, nell’ambito di un’assegnazione che abbraccia l’intero vecchio continente in varie sezioni, riguarda le città con più di 25mila abitanti. Al momento le candidate sono 6. Soltanto tre città, alla fine, potranno fregiarsi del riconoscimento che verrà consegnato il 12 novembre a Roma. “Sono veramente fiero di questa visita a Cosenza – ha chiosato il presidente Briganti – Porgo il mio migliore augurio perché la vostra città possa ottenere il titolo e presentare poi a Bruxelles questo progetto futuristico di urbanizzazione”. Un titolo prestigioso che avrebbe ricadute turistiche e di attrattività naturalmente rilevanti. Non per nulla, il dossier per la candidatura include un intero capitolo sulla comunicazione relativa alla candidatura.
«Cosenza è una città in continua evoluzione», ha sottolineato l’assessore al Marketing territoriale Rosaria Succurro.
«Abbiamo creato uno staff apposito che si è completamente dedicato alla comunicazione della candidatura. Per il logo ufficiale abbiamo pensato ad elementi simbolo come le opere del Mab, il Duomo e la statua di Alarico posizionati davanti all’elemento simbolo per eccellenza che è il ponte di Calatrava, perché il ponte, come lo sport, unisce».
Saluti e conclusioni sono dunque spettati al primo cittadino, più che mai soddisfatto di parlare di Città dello Sport quale connubio con l’idea di città del benessere e della salute: «Cosenza per noi è la città delle persone – ha dichiarato con orgoglio Occhiuto – Ci siamo molto spesi in un lavoro di preparazione frutto di tanti mesi di impegno dell’Assessorato allo Sport in primis e di quello al Marketing territoriale. Ringrazio gli assessori al ramo, il presidente Cairo e tutti coloro che hanno contribuito a promuovere la nostra candidatura».