COSENZA – La Commissione Sanità e Servizi Sociali, presieduta dalla consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha ospitato questa mattina a Palazzo dei Bruzi l’audizione del direttore del distretto sanitario Cosenza-Savuto, dott.Antonio Perri.
Al centro dell’incontro, le problematiche che riguardano l’ADI, l’Assistenza Domiciliare Integrata che a Cosenza vive una situazione difficile, aggravata dal taglio delle risorse, dalla mancanza di personale, dal blocco del turn-over e dalla impossibilità di garantire un servizio che non riesce a fronteggiare e soddisfare le richieste del territorio.
«Il Distretto Cosenza-Savuto, a fronte della popolazione che lo compone – ha detto davanti all’organismo consiliare il dott.Antonio Perri – dovrebbe avere a disposizione 43 infermieri, 3 per ogni diecimila abitanti, e, invece dispone solo di 7 unità. Questo comporta – ha aggiunto il direttore del distretto- enormi difficoltà che non consentono di garantire un’assistenza adeguata, nonostante gli sforzi degli operatori siano notevoli. Siamo, purtroppo, costretti ad andare avanti selezionando i casi più gravi ed urgenti». Il dottor Perri ha evidenziato come si stia andando avanti attivando dei singoli progetti, come quelli organizzati per i soggetti affetti da SLA o altre malattie degenerative, ma il modus procedendi attuale è dettato da una sorta di stratificazione del bisogno. Tra le proposte formulate in Commissione consiliare sanità dal direttore del Distretto sanitario Cosenza-Savuto c’è quella di destinare dei voucher alle famiglie con pazienti bisognevoli di assistenza domiciliare, favorendone la permanenza in casa piuttosto che in strutture sanitarie pubbliche o private, sull’esempio di quanto avviene nella regione Lombardia. «E’ meglio la salute a casa di quanto non possa fare la casa della salute – ha sottolineato ancora il dott.Perri. L’Ospedale deve rimanere residuale e rispondere solo ai bisogni acuti, essendo necessario lavorare molto di più sul territorio e sempre meno sull’Ospedale. Noi – ha detto ancora Perri – scontiamo il lungo periodo di commissariamento ed anche il blocco delle assunzioni. E’ dal 2009 che non si assume più».
Nel corso dell’incontro sono intervenuti i consiglieri comunali Giovanni Cipparrone, Marco Ambrogio, Michelangelo Spataro, Bianca Rende e Alessandra De Rosa.