Cosenza, presunto malaffare a Palazzo dei Bruzi. Interrogazione del Pd. Immediata replica di Luciano Vigna

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Comune di cosenza palazzo dei bruzi

parlamentoCOSENZA – Sembra che… pare che… si dice che… Alla scuola di giornalismo insegnano ai cronisti di abbondare con i condizionali nel trattare alcune notizie di cui si è venuti a conoscenza ma che non godono ancora del crisma dell’ufficialità. Ma la professione parlamentare non è quella del giornalista, e quando si ipotizza il compimento di reati gravi contro la pubblica amministrazione, non è una interrogazione che bisognerebbe presentare, ma una denuncia alla Procura della Repubblica, magari anche corredata da qualche documento. Per adesso restiamo nel campo delle ipotesi, “aria fritta”, anzi “chiacchiere” tanto per restare in tema di Carnevale. Che poi sempre di fritto si tratta. Densa di condizionali è l’interrogazione parlamentare presentata dai deputati del Pd della provincia di Cosenza, Ernesto Magorno, Ferdinando Aiello, Enza Bruno Bossio e Stefania Covello. Destinatari sono i ministri dell’Interno, della Funzione pubblica e degli Affari Regionali. “Il malgoverno che in questi anni ha interessato la città di Cosenza e che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale – è scritto in una nota diffusa dai parlamentari – è stato caratterizzato da un esercizio diffuso e quotidiano dell’illegalità e del clientelismo. Pertanto chiediamo che venga fatta chiarezza sull’azione amministrativa di Palazzo dei Bruzi al fine di ripristinare la legalità, il principio di trasparenza e di buona amministrazione nel Comune di Cosenza”. Nell’interrogazione i parlamentari del Pd evidenziano che lo scioglimento del Consiglio comunale è la “risultante del fallimento politico-amministrativo della maggioranza consiliare, insediatasi in seguito alle elezioni amministrative svoltesi nel 2011. La pratica usuale dell’affidamento diretto – si evidenzia ancora nell’interrogazione – pare configurarsi come un vero e proprio artificio per aggirare l’obbligo della procedura concorsuale e favorire poche imprese fornitrici divenute beneficiarie dell’assegnazione di ingenti quote di risorse finanziarie pubbliche; in particolare, pare che alcune di queste imprese registrino tra i soci proprietari persone notoriamente vicine al Sindaco, parenti di qualche suo stretto collaboratore e di soggetti legati alla criminalità. Lo scenario ed il contesto di una preoccupante e pericolosa deriva di arbitrio è confermata anche dalle evidenze accertate dalla procura della Repubblica di Cosenza. E ingente la mole dei debiti fuori bilancio contratti durante questa consiliatura e sui quali il Collegio dei revisori dei conti ha formulato pesanti osservazioni perché conseguenti a pratiche amministrative effettuate in aperta violazione di legge”.

Immediata la replica del vicesindaco uscente Luciano Vigna: “Ho avuto modo di dare una veloce lettura all’interrogazione dei Parlamentari del PD sul Comune di Cosenza. Al di là dell’improvvisato copia incolla con cui è strutturato tutto l’atto nel quale si parla del bilancio comunale senza scrivere nemmeno un numero, mi fa sorridere l’accusa che ci viene rivolta sui debiti fuori bilancio”. Lo scrive l’assessore al bilancio uscente di Palazzo dei Bruzi sul proprio profilo facebook in risposta all’interrogazione parlamentare presentata dai deputati cosentini del Pd. Per la precisione, il totale dei debiti approvati nel corso di questa consiliatura è pari ad euro 5.249.211,68 di cui solo circa 65 mila euro sono riconducibili alla nostra Amministrazione. Nei cinque anni di governo del PD, nonostante i ripetuti solleciti che gli interessati rappresentavano a Sindaco e Assessori, questa mole debitoria veniva colpevolmente lasciata nascosta nei cassetti dei vari uffici comunali. Il risultato è stato l’ingente peso di oneri finanziari (circa 2 milioni di euro) maturati a causa di tale irresponsabile gestione della cosa pubblica. Forse riunendosi ed “auto-interrogandosi” avrebbero ottenuto più facilmente le risposte che cercano…” conclude Luciano Vigna.

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