COSENZA – “Il coordinatore provinciale del PD, pur essendo giovane parla con un linguaggio vecchio e velenoso. La sua risposta all’interrogazione dei deputati Santelli e Occhiuto è tipica dei dioscuri che tentano di far guardare agli altri il dito e non la luna”. E’ quanto si legge in una nota di Luigi De Rose, coordinatore provinciale di Forza Italia. “Dopo aver condito di calunnie la sua azione politica e dopo essersi fatto aiutare nella composizione delle liste da Citrigno e Tursi Prato, diventati i veri oracoli del centrosinistra, Guglielmelli – prosegue De Rose – non chiarisce i gravi sospetti che mettono a rischio la legittimità di due liste a sostegno di Guccione, candidato a sindaco indagato per gravissime ipotesi di uso privato delle risorse pubbliche. Non dimostra, come dovrebbe fare, essendosi sostituito ai presentatori delle due formazioni civiche, l’infondatezza delle oggettive argomentazioni rese in sede di sindacatura ispettiva dai due parlamentari di Forza Italia. Utilizza una metafora calcistica infelice e un verbo, vincere, che se proiettato al futuro appartiene storicamente a chi perde. Guglielmelli – si conclude la nota – dica se è vero che le due liste incriminate hanno presentato documenti inveritieri, violando non solo le disposizioni amministrative ma anche quelle penali. Altrimenti, taccia. Il riferimento al calcio è ancora più sbagliato: chi partecipa a una competizione dopandosi offende tutti quelli che rispettano le regole e , come tale, va cacciato”.