COSENZA – «Le elezioni comunali del 5 giugno hanno visto la vittoria al primo turno di Occhiuto, la sconfitta netta di Guccione del PD e di Paolini del PSE. La lista di Coscarelli del Movimento 5 Stelle non decolla, va controcorrente rispetto al dato nazionale e non riesce a superare il quorum. Certo, la vittoria al primo turno può essere considerata l’effetto della messa in minoranza dell’ex sindaco con una manovra che è stata vista, forse non a torto, come una manovra di palazzo e comunque non ben spiegata alla pubblica opinione, come il voto dato ad un candidato che comunque ha prodotto o, forse, ha saputo capitalizzare le cose fatte (il termine di paragone era la giunta Perugini passata alla storia locale per quella tra le più inutili) e che, inoltre, ha utilizzato la non particolare popolarità dei due maggiori competitori. Questo sempre al netto delle considerazioni sui voti di scambio, comprati o barattati di cui in città si dice…Ma di cui mancano le prove! Alcuni hanno visto la vittoria del libero voto contro i pacchetti, che hanno forse solo cambiato padrone e sono stati confezionati con altro packaging». E’ quanto si legge nella lunga analisi del voto di Valerio Formisani, candidato sindaco di Cosenza della lista Cosenza in Comune, diffusa alla stampa attraverso una nota. «Come si fa – dice Formisani – a pensare ad un voto libero con 1000 candidati a consigliere con listoni di 15 – 8- 6 liste? Bisogna spiegare a chi lo ha perseguito che questa è la morte della democrazia, perché si spaccia per partecipazione il mafioso controllo del voto? A questo molto dubbio sistema di controllo hanno fatto eccezione la lista del Movimento 5 Stelle e l’unica lista di sinistra Cosenza in Comune, la vera novità di queste elezioni comunali. Crediamo che il 6% del candidato sindaco Formisani e il 2,86% della lista rappresentino (nella impossibilità di raggiungere il quorum) un grande risultato ed una grande speranza. Ciò che è stato fatto con i pochi mezzi ed i due mesi di tempo è stata un’operazione politica originale per gli attori e le modalità, che rappresenta un modo, forse anche la via, per ricostruire quell’idea di sinistra di cui è tanto carente anche alla nostra Città. Deve essere detto con nettezza ed umiltà: Cosenza in Comune è l’unica lista che ha portato in questa competizione elettorale un’ idea di città diversa, basata sui concetti veri e storici della Sinistra, quelli dell’uguaglianza, della libertà, della fratellanza e della solidarietà. Vedere la città con queste lenti, significa vedere una città “altra” che sia in grado di correre con le esperienze e i tempi di oggi, senza lasciare dietro nessuno: uomo o donna, giovane o anziano, garantito o non garantito, italiano o straniero, bianco o nero, etero o di qualunque orientamento sessuale, visibile o invisibile. Questa è la città e la civiltà di cui si legge nella nostra Costituzione, ed è quello che noi di Cosenza in Comune abbiamo portato nelle piazze in questi due mesi: la voglia di avere una città finalmente diversa. Bella anche dentro, esclusiva nella sua inclusività, piena di colori, ma non quelli artificiali, che non scambi la cultura per gli eventi, il lavoro con la schiavitù del ricatto, la salute con un bene privato, la casa come il diritto di pochi, la società come un valore di mercato. Per questo il valore del 6%, perché per noi il voto disgiunto vale tanto, rappresenta un successo. L’opinione di chi pensa che la lista Cosenza in Comune sia un’effimera rappresentazione di un dejà vu o che il candidato Formisani sia semplicemente “una brava persona “ci fa solo sorridere. Fa parte della propaganda di chi pensa di mettere in un angolo le “brave persone”, solo perché non ha capito in che lingua si esprimono. Non è solo arroganza, ma ignoranza. Comunque sia e con tutte le difficoltà che avremo, noi abbiamo già ripreso i lavori di Cosenza in Comune, grazie ad un’assemblea molto partecipata, entusiasta e consapevole, che si è tenuta qualche giorno fa. A breve usciremo con un’iniziativa pubblica, perché come avevamo annunciato fin dall’inizio della campagna elettorale, il percorso del movimento, a prescindere dai risultati delle amministrative, continua. Senza ambiguità e non facendo sconti a nessuno».