COSENZA – L’unico dato certo che emerge è la mole di debiti personali accumulati dal sindaco uscente Mario Occhiuto nei confronti di Equitalia e di imprese private. Ma allo stato attuale l’architetto non ha contenziosi in atto con il comune di Cosenza. Lo scrive il commissario straordinario di Palazzo dei Bruzi Angelo Carbone in una relazione dettagliata giunta, per il tramite della Prefettura, sul tavolo del ministro dell’interno Alfano. Il titolare del Viminale dovrà adesso avvalersi di questa documentazione per rispondere all’interpellanza avanzata da un nutrito gruppo di parlamentari calabresi del Pd, capeggiati dal segretario regionale dei democrat Ernesto Magorno. Il comune, è vero, è stato citato come organismo terzo pagatore e già in un caso, quello relativo al credito vantato dalla finanziaria della porsche nei confronti di Occhiuto, ha già stornato somme per un importo di circa 21.000 euro, trattenute dall’indennità dell’ex primo cittadino. Ma in questa fase non vi sarebbero condizioni di incompatibilità o ineleggibilità pendenti sull’architetto in piena corsa per la riconferma. Alfano dovrebbe dare una risposta definitiva nei prossimi giorni, possibilmente prima del 5 giugno. Il carteggio, come detto, prende spunto dall’interpellanza urgente presentata dai parlamentari calabresi del Pd al ministro Alfano, per sapere (riportiamo il testo integrale del documento) premesso che: il consiglio comunale di Cosenza è stato sciolto anticipatamente in seguito alle dimissioni volontarie della maggioranza dei consiglieri comunali; conseguentemente alla decadenza del sindaco Mario Occhiuto l’amministrazione è stata affidata al commissario prefettizio; il rinnovo del consiglio comunale avviene con le elezioni amministrative del 5 giugno 2016; Mario Occhiuto ha riproposto la propria candidatura a sindaco; sulla stampa, nei giorni scorsi, è stata data notizia della possibile esistenza di una condizione di incompatibilità alla carica di sindaco nel caso di una eventuale rielezione di Mario Occhiuto. La possibile incompatibilità potrebbe derivare dalla sussistenza di un contenzioso tra Mario Occhiuto e il comune; il contenzioso sarebbe generato dal fatto che il tribunale ordinario di Cosenza avrebbe ordinato al comune di sostituirsi al debitore principale nel pagamento dei debiti personali contratti dallo stesso Mario Occhiuto; la decisione del tribunale di Cosenza, come nel caso del procedimento 2777/2013, sarebbe stata determinata dalla mancata evasione dei doveri del comune in quanto soggetto terzo pignorato; tutto sarebbe avvenuto dopo che era già stato disposto il pignoramento di 1/5 della indennità percepita da sindaco, a seguito della causa intentata contro Mario Occhiuto, dalla società Fimmi; tra le società che hanno intentato causa contro Mario Occhiuto risulta anche la società Porsche Financial Services; sarebbero numerosi gli atti di citazione presso il tribunale di Cosenza per l’accertamento dell’obbligo del terzo pignorato ex articolo n. 548 c.p.c., a causa dei debiti privati di Mario Occhiuto durante gli anni della sua permanenza nella carica di sindaco della città; In particolare, la stampa ha dato notizia che tra gli atti di citazione si registra quello intentato per il recupero di un debito a carico di Mario Occhiuto pari ad euro 1.777.609,09; nel suddetto atto di citazione sono state segnalate palesi irregolarità nella condotta dell’amministrazione comunale; il comune non si è costituito in giudizio e ne è stata dichiarata la contumacia; il comune, a quanto consta agli interpellanti, pare avrebbe omesso di accantonare le somme richieste per fronteggiare le istanze pervenute dai creditori di Mario Occhiuto; quali iniziative utili ed efficaci il Ministro interrogato intenda adottare affinché: il commissario prefettizio di Cosenza faccia rapidamente chiarezza sul quadro che si va delineando nella relazione tra i debiti personali di Mario Occhiuto e gli oneri e gli obblighi che la legge attribuisce al comune di Cosenza; si pervenga ad una esatta ricognizione dei procedimenti in cui, nel corso della intera precedente consiliatura comunale, il comune di Cosenza è stato coinvolto come terzo pignorato o sostituto del debitore principale; si accerti la sussistenza di eventuali contenziosi potenziali o in corso tra Mario Occhiuto e il comune di Cosenza, conseguenti ai suddetti procedimenti, che potrebbero dare luogo una possibile condizione di incompatibilità nel caso in cui Mario Occhiuto dovesse essere rieletto alla carica di sindaco; il commissario prefettizio, in presenza di irregolarità ed eventuali danni all’erario comunale, accerti l’esistenza di eventuali responsabilità a carico dei dirigenti del comune preposti all’espletamento degli uffici inerenti i suddetti procedimenti. FIRMATO Magorno, Aiello, Battaglia, Barbanti, Bruno Bossio, Censore, Covello, Oliverio, Stumpo, Bruno, Galati, Falcone, Venittelli, Manfredi, Famiglietti, Sgambato, Sanga, Giovanna Sanna, Morani, Sbrollini, Cova, Lodolini, Anzaldi, Marco Di Stefano, Bazoli, Pes, Tartaglione, Rossomando, Fragomeli, Zoggia, Capozzolo, Leva, Galperti, La Marca, Valiante, Marantelli, Palma.
Per articolare la risposta a questa interrogazione il Ministro dell’Interno Alfano ha chiesto lumi alla Prefettura. E la Prefettura si è rivolta al Comune. Ecco il testo della risposta trasmessa da Palazzo dei Bruzi a firma del Commissario straordinario Angelo Carbone: Il Commissario straordinario ha chiesto ai competenti uffici comunali di acquisire documentazione e notizie sia presso gli uffici stessi si, per completezza di istruttoria, presso la Cancelleria del Tribunale civile di Cosenza, Giudice dell’Esecuzione. Risulta che: circa il procedimento 2777 del 2013 del creditore Eurostands spa, il Giudice dell’Esecuzione ha provveduto al’assegnazione di somma in favore del creditore (oltre € 8.000,00) in assenza della dichiarazione del Comune, terzo pignorato, con ordinanza depositata il 9/10/2015 presso la cancelleria delle Esecuzioni del Tribunale a seguito di scioglimento della riserva. Del provvedimento, peraltro non munito di formula esecutiva, se ne è avuta conoscenza solo in data 29/2/2016 (dopo lo scioglimento del Consiglio comunale) quale allegato a PEC dell’avvocato del creditore, alla data odierna l’avvocato del creditore non ha dato corso all’esecuzione; per la società FIMMI srl, somma oltre € 40.000 in assenza della dichiarazione del comune terzo, è sospesa la procedura di esecuzione in quanto vi è giudizio civile di accertamento dell’obbligo del terzo ex art. 548 c.p.c. pendente presso il Tribunale di Cosenza, la cui prossima udienza è fissata per il 3/7/2017. Si è in attesa dell’udienza; la società Porsche Financial Services Italia Spa ha ottenuto dal Comune parte del suo credito. Infatti, sono state effettuate, volta per volta, le trattenute (oltre € 21.000) nella misura indicata dal Giudice Esecutivo (un quinto) sia sull’indennità mensile della carica di Sindaco, dalla data del provvedimento di assegnazione del Giudice Esecutivo, sia sull’indennità di fine mandato. Tali trattenute si sono, ovviamente, interrotte con la cessazione anticipata della consiliatura; per Equitalia sud spa (somma € 1.770.000) è sospesa la procedura di esecuzione in quanto vi è giudizio civile di accertamento dell’obbligo del terzo ex art. 548 c.p.c. pendente presso il Tribunale di Cosenza, la cui prossima udienza è fissata per il 13/6/2017. Si è in attesa dell’udienza. Vi sono poi altre due procedure esecutive relative, la prima, alla società Eiffel Building System srl; la seconda alla società Miele MAS srl. Quanto alla prima procedura esecutiva risulta che la stessa è stata dichiarata estinta in data 20/1/2014 per mancata comparizione delle parti (creditore precedente e debitore esecutato). Quanto alla seconda procedura esecutiva risulta che il giudizio di esecuzione è in corso. La relativa udienza è fissata per il 23/5/2016. Il comune ha quindi provveduto ad oggi al pagamento in favore di Porsche Financial Services Italia spa trattenendo il quinto dell’indennità e del trattamento di fine mandato. Il Commissario Straordinario, quale organo designato dal Ministero dell’Interno con il compito istituzionale della provvisoria gestione del Comune di Cosenza fino alla proclamazione ed insediamento del sindaco, per la valutazione dei comportamenti omissivi sulla dichiarazione di terzo e sugli obblighi del custode sta procedendo all’invio della documentazione acquisita alle autorità preposte ai controlli sugli atti ed attività degli enti locali per le loro valutazioni. Allo stato non sussistono contenziosi tra il comune ed il candidato sindaco di cui all’interpellanza derivanti dalle vicende sopra indicate né è possibile prevedere futuri contenziosi per la complessità di queste procedure potendo intervenire, in qualsiasi momento, il pagamento spontaneo del debitore esecutato.
La risposta definitiva sulla eventuale condizione di incompatibilità o di ineleggibilità spetta adesso al titolare del Viminale. Probabilmente giungerà prima della data del voto del 5 giugno.