Forza Italia Trotta prova a fare chiarezza

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COSENZA – “È arrivato il momento di fare un pò di chiarezza. Non amo dichiarare molto, quando si parla si dicono cose che si sanno già o si cerca di mistificare la realtà mentre è soltanto ascoltando che si ha la possibilità di imparare cose nuove. Ma viste le ultime vicende interne al movimento e visto il tentativo di ribaltare la realtà politica degli eventi, ciò è reso necessario.” Lo dichiara Vincenzo Trotta, ex vice-coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani a Cosenza e Responsabile comunicazione del partito. Lo stesso Trotta prosegue poi in un comunicato fiume:
Il commissariamento del partito giovanile a Cosenza era un atto non più rinviabile. Da molto tempo erano evidenti spaccature interne che impedivano a tutti i militanti e dirigenti di sentirsi rappresentati da politiche correntizie. Vorrei far notare a tutti quanti che anche io sono decaduto dalla nomina di vice-coordinatore provinciale, che ho sempre ricoperto con orgoglio e con spirito di sacrificio verso la causa del partito, sacrificando il mio tempo libero e le mie risorse, sacrificando ferie e permessi dal lavoro per inseguire il fuoco dei sogni e delle idee e mai impantanandomi in logiche dettate dal cinismo e dal potere o facendo passare come provvedimenti ad personam delle scelte ben ponderate. Da dirigente ho potuto osservare quotidianamente le dinamiche di chi ha sempre cercato di istigare i giovani contro i propri rappresentanti sulla base di fantasiose ricostruzioni della vita di partito e ci tengo a precisare che chiunque dotato di onestà intellettuale sa bene che l’utilizzo del logo e dei profili sociali si basa sul principio di delega, che ovviamente viene meno in fase commissariale al di lá della demagogia e di falsi vittimismi.
Per quanto riguarda le dinamiche congressuali chi cerca in ciò visibilità sa benissimo, visto la vasta esperienza politica nel partito che non dimentica mai di sottolineare, che i congressi sono conseguenziali alla conclusione di un tesseramento, che nello specifico è iniziato da due settimane e che questi non si possono svolgere durante i periodi elettorali, quindi potranno svolgersi a partire da Novembre.
Per quel che riguarda i congressi del movimento giovanile sa benissimo che vanno decisi dal coordinamento nazionale e, rifacendosi ai tesserati del partito, si devono svolgere dopo quelli di quest’ultimo. Questo sia a livello comunale, che provinciale, che regionale.
Ricordo qualche mese fa le riunione segrete stile carboneria per presentare un documento non condiviso con tutta la dirigenza giovanile e per questo disconosciuto dai più, dove in quell’occasione fu proprio il coordinatore regionale De Rose a ricucire con i vertici del partito, giá intenzionati a prendere provvedimenti nei confronti di gesti mirati a destabilizzare e non alla crescita di un intero gruppo. Ricordo le molteplici discussioni animate non dalla voglia di generare dal confronto un’idea ma dalla volontà di acuire da esse uno scontro.
Ritengo, per ultimo, gravissimo chiedere ai ragazzi del coordinamento di telefonare in diretta ad una trasmissione televisiva per difendere le posizioni di chi aveva appena causato la caduta del comune di Cosenza, come se azioni di questo tipo possano rappresentare per i giovani un insegnamento e non un cattivo esempio da ricordare per non rifare.
Mi chiedo, è questo il coraggio che si vuole trasferire ai ragazzi? È questa la libertá che qualcuno si propone di difendere? Sono questi i valori basati sul rispetto, sull’educazione e sulla cultura che dovrebbero essere il motore pulsante e la linfa di un movimento giovanile? Noi giovani stiamo continuando a seminare, non perdendoci come altri in roboanti dichiarazioni stampa mirate a spazzare la propria polvere sotto il tappeto, perché sotto il tappeto ci possono guardare tutti.
Essere giovani vuol dire saper ammettere con umiltà i propri errori e con ancora più umiltà i propri pregi, essere giovani vuol dire avere il coraggio di essere liberi di scegliere il futuro che riteniamo migliore per tutti e non liberi di scegliere la propria schiavitù. È libero non chi sceglie il migliore padrone, ma chi si circonda dei migliori soldati perché soltanto così potremo permettere alla Calabria che vuole correre di vincere sulla Calabria che vuole che tutto resti com’è.
Mi scuserà qualcuno se eviterò di replicare ancora ma Forza Italia e Forza Italia Giovani sono impegnate a capofitto per le imminenti elezioni amministrative.”

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