RENDE – Il Gruppo Consiliare rendese di “Alternativa Popolare”, insieme al Coordinamento cittadino del partito, si esprime in maniera unanime sulla questione della città unica. Si ritiene, infatti, che ancora si tratti solo di aria fritta e che si sia corso troppo in avanti su una questione per la quale la prima azione da fare è quella di far decidere i cittadini di Rende, con tutte le sue categorie rappresentative, se vogliono, o no, iniziare un percorso che porti alla città unica. Successivamente, se la risposta è positiva, allora si può proseguire con i vari iter da intraprendere per la fusione tra comuni, il tutto sempre e solo attraverso percorsi condivisi con i cittadini e mediante referendum. La città unica non può essere, assolutamente, disegnata, in stanze chiuse di singoli amministratori, o peggio ancora, da qualche segretario comunale. La decisione di mettere da parte la proprio storia, le proprie tradizioni, il proprio patrimonio culturale, spetta solo alla volontà popolare. “Alternativa popolare” ritiene che investire tempo e risorse su un processo del genere, senza ascoltare la volontà popolare, non è certamente un esempio sano di democrazia. Per tal motivo, il partito non condivide il percorso del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che delibera senza che la parola passi alla cittadinanza, passaggio, invece, di fondamentale importanza e si spera che per Rende non si voglia seguire questo stesso metodo. Il Gruppo consiliare ed il Coordinamento cittadino lo ha già detto e lo tornano a ripetere che ci si opporrà con tutte le proprie forze, a difesa della propria storia e del proprio territorio, se prima non è la cittadinanza ad esprimersi su quale futuro si vuole per la propria città, e eventualmente, in caso di fusione, anche il nome.