COSENZA – La senatrice Monica Cirinnà è pronta ad inaugurare ufficialmente il primo gay pride della storia della città di Cosenza. La parata finale si svolgerà il prossimo primo luglio. Intanto la Cirinà sarà all’Università della Calabria per un incontro sulla cultura dei diritti che proseguirà nel pomeriggio nel salone degli specchi della Provincia di Cosenza. «Sono orgogliosa che il primo luglio Cosenza ospiterà il gay pride, terza città calabrese dopo Reggio e Tropea. Sono inoltre felice che sarà la mia collega di partito Monica Cirinnà a far da madrina all’evento – afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio – Voglio ringraziare l’Unical – aggiunge – per la giornata che ha voluto dedicare alla cultura dei diritti. Gli eventi programmati rappresentano il giusto riconoscimento all’importante vittoria ottenuta dalle associazioni che da anni si battono in città e nella regione per i diritti LGBT e che il primo luglio vedranno in parte riconosciuti i loro sforzi. E’ proprio a loro che va il plauso più grande. Parafrasando il nostro segretario, Matteo Renzi – dice ancora Enza Bruno Bossio – i diritti non si contano, così come non si conta il numero di persone i cui diritti sono stati finalmente riconosciuti. Diritti che oggi sono garantiti grazie alla legge sulle Unioni civili fortemente voluta dal Pd e che sono fiera di aver contribuito a sostenere con il mio voto. Leggendo i dati oggi a nostra disposizione, a un anno dall’approvazione della legge, il sud risulta essere la parte d’Italia dove si registrano meno unioni di persone dello stesso sesso e ciò è probabilmente dovuto al timore di ripercussioni sul lavoro e sulla vita sociale. Proprio per questo è importante la celebrazione del gay pride qui in Calabria e a Cosenza: è infatti necessario tenere sempre alta l’attenzione sulla rivendicazione dei diritti civili anche quando un traguardo sembra essere stato incontestabilmente raggiunto affinché entri nel vissuto quotidiano di tutti». Sull’argomento interviene anche il consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione: «Cosenza si conferma città dei diritti e delle libertà. Il gay pride ci ricorda che il cammino verso il riconoscimento dei diritti è ancora lungo e faticoso. Sarà un momento di riflessione, proposta, ma anche di festa. Io aderisco perché abbiamo l’obbligo di costruire una società migliore, pluralista, senza discriminazioni. Nel manifesto politico del Gay Pride – sostiene Carlo Guccione – si legge: “Rivendichiamo il diritto alla libertà non solo come posizione ideale ma come realtà sostanziale, attraverso la rimozione di tutte le forme di discriminazioni, per una società plurale scevra dal pregiudizio. Rivendichiamo la tutela da qualsiasi atto discriminatorio, violenza fisica o verbale contro persone senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza,religione, grado d’istruzione, nazionalità, cultura, impiego, opinione politica o condizione sociale. Rifiutiamo ogni forma di razzismo, violenza, maschilismo, misoginia e neo fascismo che agiscano per imporre oppressione e svilimento della dignità di ciascuna persona”. Questo passaggio sintetizza perfettamente l’universalità del messaggio politico lanciato dal gay pride».