COSENZA – «Il Comune di Firenze, e quindi Renzi, non ha dato il patrocinio al gay pride e questo dovrebbe chiudere la bocca al PD». Lo afferma Carmelo Salerno coordinatore cittadino di Forza Italia e consigliare comunale di Cosenza. «La cultura comunista, in Italia e nel mondo, ha sempre perseguitato gli omosessuali: da Pierpaolo Pasolini espulso dal PCI, ad Aldo Braibanti in Italia sino alle angherie subite nei paesi totalitari. Questa subcultura che oggi si traveste di speculazioni politiche mal interpreta dolosamente la dichiarazione del sindaco di Cosenza, sperando così di nascondere le proprie falle sulle grandi questioni afferenti la solidarietà e l’impegno sociale. Il sindaco ha riaffermato l’idea di una città normale, tollerante, dove l’omosessualità non è qualcosa da proteggere come una riserva ma una parte di essa. Il gay pride si terrà regolarmente a Cosenza così come si terrebbe il family day, ove mai decidessero di organizzarlo, senza il patrocinio del comune. Poiché è giusto non assumere posizioni di parte su tematiche che, invece, vengono affrontate unitariamente dal comune. Dire no alla forma rivendicativa del gay pride è legittimo, pienamente, e non possono essere i figli di una cultura censoria ad aprire bocca per protestare».