Insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Cosenza

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Cosenza palazzo-Provincia

COSENZA — Un Consiglio Provinciale partecipato, in una Sala delle Adunanze piena di spettatori, a dimostrazione che la Provincia di Cosenza ha sempre un ruolo e una funzione riconosciuti da Amministratori e cittadini. E nelle parole di apertura del Presidente Iacucci c’è stata questa consapevolezza, che è anche una grande assunzione di responsabilità nei confronti del territorio, così come è stato pur nelle mille difficoltà nei primi due anni di consiliatura nonostante e potremmo dire “a dispetto” della Legge Delrio e dei suoi disastri.

«Abbiamo vissuto due anni di difficoltà – ha osservato Iacucci – ma il rapporto con i Sindaci e con i Comuni ci ha consentito di raggiungere dei risultati importanti anche se, nonostante i notevoli esiti, penso occorra lavorare ancora di più».

Nel ringraziare i Consiglieri che hanno già lavorato bene in questo primo biennio e nel dare il benvenuto ai neoeletti, il Presidente della Provincia ha annunciato che prima del prossimo Consiglio – che si terrà entro la fine del corrente mese – consegnerà a tutti una ipotesi programmatoria con particolare riferimento alla manutenzione ordinaria su viabilità ed edilizia scolastica per i quali si sono avuti importanti finanziamenti: 4 milioni per la viabilità e 2 milioni duecentoottantamila per l’edilizia scolastica assegnati dal riparto ministeriale e consolidati fino al 2033; più ulteriori 5 milioni di euro per la viabilità derivanti dal piano quinquennale per il primo anno e, per l’edilizia scolastica, dodici progetti su ventiquattro già finanziati dalla Regione Calabria e gli altri dodici in graduatoria, in attesa di finanziamento.

«Quest’anno avremo meno problemi – ha aggiunto il Presidente – e dobbiamo quindi programmare e approvare il bilancio alla scadenza giusta». Franco Iacucci ha ricordato inoltre che l’Ente ha aderito al salva debiti con la Cassa Depositi e Prestiti e che proprio oggi la Dirigente di Ragioneria è a Roma per la firma del mutuo; e che si è concluso ieri l’iter con la Regione per il trasferimento del Palazzo di Vaglio Lise e «ciò ci consentirà di sgravarci del rimanente mutuo di 570 mila euro anni, oltre al rimborso di quanto pagato dal 2015. Gli Uffici Provinciali sono ormai tutti nel Centro Storico, circostanza che considero un contributo concreto per il suo rilancio». Per Franco Iacucci inoltre è «importante e positiva la presenza della Provincia, nella persona del suo Presidente, all’interno del Direttivo UPI, che ci consentirà di essere all’interno delle scelte in itinere sulla riforma degli Enti locali e il reinserimento delle Province nel nuovo assetto istituzionale; fatto negativo all’interno del Consiglio Provinciale è invece l’assenza di una rappresentanza femminile, problema che va affrontato su un piano politico e socio-culturale perché non si risolve solo con la legge sulla doppia preferenza di genere».

Attenzione del Presidente sulle Politiche Sociali, che l’Ente svolge per conto della Regione e per le quali «è necessario verificare i bisogni reali del territorio e chiedere l’aumento dei fondi trasferitiper dare risposte più efficaci ai giovani studenti con disabilità della nostra provincia».

Infine una sfida, su come organizzare la macchina burocratica della Provincia: «Abbiamo puntato su Avvocatura e Ufficio Entrate e stiamo avendo risultati importanti; dobbiamo adesso attrezzare in modo efficace la Stazione Unica Appaltante, che c’è e funziona bene ma va adeguata alle nuove sfide. Più in generale, stiamo lavorando su una nuova Organizzazione degli Uffici Provinciali che sarà adottata a breve».

Ampia discussione e apprezzamento da parte del Consiglio rispetto al lavoro già svolto e a quello che si intende svolgere. Ad intervenire sul punto i Consiglieri Gianfranco Ramundo, Gennaro Licursi, Graziano Di Natale, Eugenio Aceto, Francesco Gervasi e Ugo Gravina. L’Assise ha quindi approvato all’unanimità la convalida degli eletti.

Prima del voto, Il Presidente Iacucci ha dato atto che ad oggi non ci sono fatti ufficiali che contestino la validità della convalida.

 

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