COSENZA – Convocata con soltanto mezz’ora di preavviso, la seduta dell’interpartitica ospitata in serata nella federazione provinciale del Partito Democratico a Cosenza, si è conclusa con un buco nell’acqua. O forse no. Difficile saperlo con certezza perché dalle stanze di viale Trieste filtrano solo indiscrezioni contraddittorie. I rappresentanti delle diverse anime che compongono la grande alleanza costituita dalle forze organiche al centrosinistra e da quelle che hanno determinato la chiusura anticipata della consiliatura Occhiuto, si sono dati appuntamento alle 18. Un breve confronto, poi è giunto il rinvio a domani, venerdì 19 febbraio. E domani, per combinazione, Lucio Presta sarà di nuovo a Cosenza. La volontà di Renzi di imporre la candidatura del manager dello spettacolo rischia di far saltare il tavolo che ospita sigle, Pse in testa, che sul metodo Primarie hanno da tempo scommesso ed investito e che non hanno alcuna voglia di fare marcia indietro. Non soltanto Enzo Paolini vuole a tutti i costi misurarsi, ma anche Bianca Rende che sta procedendo alla raccolta delle firme necessarie alla sua candidatura. E però l’esito di questa competizione, che lo stesso Presta ha bollato come “priva di ogni garanzia e regola” rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio per i democrat il cui candidato le Primarie potrebbe anche perderle. E a quel punto il partito maggioritario si ritroverebbe nella scomoda posizione di dover sostenere un candidato sindaco espressione di un’altra forza politica.