COSENZA – Si è riunita la Commissione consiliare Affari Generali, presieduta dal consigliere comunale Giuseppe D’Ippolito per avviare la discussione sulla petizione, presentata da alcuni cittadini, relativa alla metro leggera.
La Commissione aveva ricevuto in via formale nei giorni scorsi, dal Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo, il testo della petizione affinché l’organismo consiliare ne valutasse propedeuticamente gli aspetti tecnici, prima della discussione in Consiglio comunale. In apertura di seduta il Presidente della Commissione Affari generali, D’Ippolito ha chiesto al segretario generale del Comune, Alfonso Rende, presente alla riunione, di chiarirne gli aspetti tecnici. Il segretario generale ha spiegato che, pur essendo la petizione composta da fogli diversi, nella sostanza le richieste dei cittadini di cui dovrà eventualmente occuparsi il Consiglio comunale non riguardano il riesame dell’intero progetto della metro leggera, ma l’eventuale utilizzazione dei tracciati ferroviari esistenti per effettuare il collegamento rapido con l’Università. Nel corso della seduta è stato fatto rilevare, sempre dal segretario generale del Comune, che delle 3.438 firme raccolte, circa 1.058 appartengono a soggetti non residenti nel Comune di Cosenza e questo potrebbe rendere irricevibile la petizione.
Sono poi intervenuti alcuni consiglieri comunali.
Favorevole alla trattazione direttamente in Consiglio comunale della petizione si è dichiarato il consigliere comunale Enrico Morcavallo che ha sostenuto che «visto che della petizione popolare si è già occupata la conferenza dei capigruppo, la Commissione non è tenuta ad esprimere alcuna valutazione». Non dello stesso avviso il Presidente D’Ippolito che, pur riconoscendo che l’organo competente è il Consiglio comunale, ha rilevato che «da prassi, tutte le proposte di deliberazione del Consiglio, sono sottoposte all’esame preliminare delle commissioni consiliari per acquisirne in parere. Tra l’altro – ha detto ancora D’Ippolito – questa decisione è stata presa proprio dalla conferenza dei capigruppo».
Anche il consigliere comunale Damiano Covelli ha riconosciuto alla Commissione la legittimazione ad occuparsi della petizione, «soprattutto al fine di capirne i contenuti che non appaiono chiari. Le firme- ha sottolineato Covelli – sono state raccolte strumentalmente su un oggetto diverso da quello presentato al Comune». In ogni caso Covelli ha chiesto di portare all’attenzione del Consiglio comunale la petizione nei termini previsti dallo Statuto. Per il consigliere Gisberto Spadafora «la petizione è irricevibile dal punto di vista formale». Contrario alla disamina della richiesta in Consiglio si è dichiarato il consigliere Massimo Lo Gullo, «in quanto – ha precisato – i lavori sono stati già appaltati ed un eventuale ripensamento causerebbe un enorme danno economico per l’Ente». Sulla necessità di pervenire ad una decisione da rendere nota alla cittadinanza si è pronunciata la consigliera Bianca Rende. «Quantunque siano stati riscontrati limiti formali – ha puntualizzato Rende – la volontà politica è di valutare le richieste dei cittadini.” Nel chiudere la seduta, il Presidente D’ippolito ha sottolineato che “comunque ai promotori della petizione sarà fornita una risposta ufficiale e i lavori proseguiranno su tutti gli aspetti preliminari».
Contestualmente, ha trasmesso una nota al Presidente del Consiglio comunale, Pierluigi Caputo.