La potabilità delle liste secondo l’Alleanza Civica di Presta

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COSENZA – «La Commissione parlamentare antimafia accerti la potabilità o la non potabilità delle liste, ma soprattutto dei candidati a sindaco della città di Cosenza». Luigi Incarnato, che con l’acqua ha a che fare quotidianamente nella sua qualità di presidente della Sorical, individua il termine per rendere bene l’idea di trasparenza con cui contraddistinguere il profilo degli aspiranti amministratori di Palazzo dei Bruzi. Per ribadire il concetto i rappresentanti della coalizione a sostegno di Lucio Presta hanno convocato una conferenza stampa all’indomani della nota diffusa da Jole Santelli con la quale la coordinatrice regionale di Forza Italia chiedeva alla presidente della Commissione Antimafia di verificare che i candidati al consiglio comunale non presentino alcuna correlazione con gruppi afferenti alla criminalità organizzata. «Tra pochi giorni – sottolineava la Santelli – saranno depositate le liste per le elezioni comunali di Cosenza e Crotone e di altri centri in Calabria. Forza Italia sarà in campo regolarmente con il proprio simbolo o, in alcune città, con simboli civici, scelta assai diffusa nelle competizioni amministrative. Ritengo importante che il lavoro certosino sulla trasparenza che il mio partito e i candidati a sindaco stanno portando avanti da mesi possa essere legittimato da una valutazione della Commissione che ella presiede». Sul punto tutti d’accordo, ma dalla coalizione di Lucio Presta si chiedono: «Perché non estendere le valutazioni anche sui candidati a sindaco? Potrebbero emergere eventuali situazioni di imbarazzo tali da spingere qualcuno a fare un passo indietro». Le illazioni che trapelano dalle parole di Incarnato, sostenuto nel suo ragionamento anche dal deputato Franco Bruno e dal segretario provinciale del Partito Democratico Luigi Guglielmelli, prendono spunto dagli spifferi e dalle indiscrezioni giornalistiche che da qualche settimana annunciano come imminente la chiusura di una inchiesta che sarebbe condotta dalla Dda di Catanzaro e che vedrebbe coinvolti esponenti politici ed elementi delle cosche locali. Per adesso sono solo chiacchiere. «E però – ribadisce Franco Bruno – la città non può correre il rischio che, dopo il comune di Rende, anche Cosenza possa essere oggetto di qualche attenzione da parte della magistratura e che poi si accusi la politica di non essere stata attenta nel selezionare la propria classe dirigente. Per questo chiediamo a tutti i poteri che hanno facoltà di orientare le scelte della politica, tra cui la Commissione Antimafia, di aiutarci nella composizione delle liste e nella scelta dei candidati a sindaco. Dopodiché vinca il migliore, ma intanto evitiamo ai cittadini di Cosenza il rischio che la città possa essere additata come mafiosa. E’ anche un modo per invitare a fare un passo indietro le persone che non hanno le carte in regola». Alla conferenza stampa, oltre a Luigi Incarnato, Luigi Guglielmelli e Franco Bruno, erano presenti gli altri rappresentanti delle tante anime che compongono la coalizione, tra cui Giacomo Mancini, Luca Morrone,  Marco Zaffino e Francesco Arnone. Sul numero delle liste , Guglielmelli ha ribadito che a sostenere Presta ci saranno delle formazioni competitive, espressione di tutte le forze politiche aderenti a questo progetto. E sul Pd? «Abbiamo candidati a sufficienza per comporre tre liste». Ribadita con forza la coesione sul nome del candidato Lucio Presta. Al termine Salvatore Bruno ha intervistato Luigi Incarnato.

Intanto Lucio Presta ha subito colto l’invito dei propri alleati dichiarandosi pronto a sottoporsi ad ogni tipo di controllo. «Se esiste un valore dal quale non intendo prescindere, quello è l’onestà. Sentir parlare di codice etico, quando alla base di tutto dovrebbe esserci il rispetto di quello penale, mi suscita stupore. Non contemplo minimamente la possibilità di carichi pendenti, figuriamoci quella di possibili infiltrazioni mafiose. Chiunque scelga di accompagnarmi nella corsa elettorale – dichiara in una nota – deve sposare il principio della legalità e ritengo Lucio Prestabizzarro che si lotti strenuamente affinché la commissione antimafia estenda l’impegno alle città di Cosenza e Crotone, limitandosi però ai candidati consiglieri, senza battersi con altrettanta energia perché tale verifica valga anche per i candidati a sindaco. In fondo, che durata e che credibilità potrebbe mai avere un’ amministrazione composta da consiglieri onesti privi di problemi con la giustizia, a fronte della guida di un ipotetico sindaco  disonesto e corrotto? Per questo motivo – conclude Lucio Presta – dichiaro apertamente di essere disposto, e anzi richiedo che tale proposta venga seriamente valutata, a tutti i controlli necessari al fine di garantire alla città di Cosenza, trasparenza, non solo a livello teorico ma sul piano pratico e invito gli altri candidati a sindaco a fare altrettanto. Se vogliamo cambiare la città davvero, forse è il caso di iniziare a dimostrarlo».

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