COSENZA – Un incontro con la stampa esteso ai candidati delle liste a sostegno della sua candidatura e a tutti i cittadini per illustrare nel dettaglio il progetto del nuovo Polo ospedaliero di Cosenza. E non, dunque, una manifestazione inaugurale della campagna elettorale: Mario Occhiuto ha tenuto a precisarlo subito esordendo in una delle sale del cinema Citrigno che si è rivelata troppo piccola per contenere tutte le persone intervenute.
In prima fila, gli amici onorevoli Jole Santelli e Fausto Orsomarso, e poi ex assessori ed ex consiglieri del suo Esecutivo, e ancora l’ex dirigente dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Franco Petramala.
“Qualcuno cerca di confondere le idee dicendo in giro che io vorrei ristrutturare l’ospedale esistente – ha dichiarato Occhiuto – Niente di più falso. Ho voluto organizzare questo appuntamento proprio per spiegare bene quale sia la mia posizione”.
Attraverso l’uso di slide, ha così presentato, tavola dopo tavola, il progetto venuto fuori lo scorso anno dal concorso di idee inserito nella rassegna “Invasioni di architettura”.
Il nosocomio dell’Annunziata non può e non deve essere trasferito dal luogo in cui si trova perché il centro della città si svuoterebbe delle funzioni essenziali che fanno vivere una città.
“L’attuale ospedale – ha spiegato Occhiuto – diventerà un parco urbano per studenti e medici, in modo che gli universitari possano riappropriarsi degli spazi in uno scambio con il resto del territorio. Si tratta di una vera e propria riqualificazione con un’espansione a sud fino alla collina dove sorge la struttura sanitaria del Mariano Santo”.
il nuovo ospedale, anzi per meglio dire il nuovo Polo ospedaliero, verrebbe dunque realizzato attraverso una serie di edifici organizzati nel verde con terrazze comuni.
La bellissima struttura già esistente, con i padiglioni degli anni ‘30, resterebbe così in uso agli studenti mentre i reparti ex novo, nella visione progettuale di Mario Occhiuto, dovrebbero dislocarsi fino a sopra la collina dove, appunto, sorge il Mariano Santo.
“Lo sviluppo di una città – ha proseguito Occhiuto – è purtroppo oggi spesso frutto di approssimazione, mentre in passato veniva costruita seguendo un pensiero razionale. La Regione Calabria, in materia di Sanità, dovrebbe occuparsi della programmazione e dei contenuti. Spetta all’Amministrazione comunale scegliere il sito di un ospedale”.
A proposito delle competenze istituzionali, Occhiuto ha sottolineato come da un lato occorra sì potenziare i servizi, ma dall’altro “è pur vero che si avverte forte la necessità di non arretrare, programmando il futuro”.
Le strategie di questo specifico progetto, completate da un attento studio su tutte le attività integrate e correlate (come ad esempio i trasporti e la creazione di un sottopasso), non prevedono quindi la ristrutturazione dell’attuale ospedale dell’Annunziata, bensì, in sintesi, la sua trasformazione in un campus di medicina.