«Il consigliere facente funzioni autoproclamatosi presidente della provincia, Graziano Di Natale, ha diffuso i dati dello “spreco” di Mario Occhiuto, ammontanti a circa 1,8 mln di euro in due anni. Si tratta degli stipendi di 4 dirigenti e di circa 20 funzionari esterni, figure resesi necessarie dopo che la provincia è rimasta senza dipendenti». E’ quanto si legge in una nota della Lista per Cosenza. «25 persone costano all’incirca (al lordo) 900 mila euro annui – prosegue il comunicato – ma con queste persone si è riusciti a portare avanti gli obblighi della Provincia in materia di edilizia scolastica, di contenzioso, di lavori pubblici, di polizia provinciale. Se Occhiuto avesse potuto fare i concorsi li avrebbe fatti, ovviamente. Di Natale spaccia per scandalo delle spese di funzionamento normali in un ente svuotato da tutto ma non dagli obblighi e tace, per esempio, sulle vergogne commesse in altri enti. Quello che è grave, però, è che la sua condotta, in attesa che il Consiglio di Stato intervenga sia sul ricorso Occhiuto che su quello Bruno, cagionerà un danno superiore ai duecentomila euro annui per l’indennizzo che bisognerà dare ai dirigenti illegittimamente rimossi. L’avvocato Di Natale – si conclude la nota – è anche simpatico, per molti versi, ma la sua convinzione di essere titolare di ciò che non gli appartiene è incredibile. Gli sprechi sono quelli degli stipendi d’oro di altri enti, non di un funzionamento normale, obbligatorio, indispensabile».