Cardiochirurgia di Catanzaro, per Bruno “è polo di eccellenza, sterili le polemiche”

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Catanzaro ( Cz) – “La risposta migliore alle polemiche strumentali di questi giorni sull’attività dell’unità operativa di Cardiochirurgia dell’Azienda universitaria è l’apprezzamento dei tanti pazienti che hanno potuto curarsi nella propria regione, evitando sacrifici personali ed economici. Si tratta di struttura che va sostenuta e potenziata, e non certo smantellata”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, intervenendo nel dibattito sul reparto di Cardiochirurgia dell’Azienda universitaria “Mater Domini”. “Ma forse avere a cuore la salute dei pazienti non rientra tra le priorità di certa classe politica, dalla stessa parte di quanti negli anni hanno cercato di smembrare, depotenziare, trasferire se non addirittura chiudere la Cardiochirurgia – afferma ancora il presidente Bruno -. La riunione tenuta ieri nella sede del commissario per la sanità calabrese, Massimo Scura, sembra proprio aver fatto la necessaria chiarezza: la verifica del possesso dei requisiti non era di competenza dell’Asp di Crotone, in quanto non si trattava di un nuovo accreditamento ma di semplice vigilanza e controllo della permanenza dei requisiti per cui titolare della procedura era comunque l’Asp di Catanzaro. Sarebbe bastato, quindi, porre le prescrizioni necessarie al superamento delle eventuali criticità piuttosto che sollevare un polverone anche mediatico che ha danneggiato prima di tutto i pazienti, costretti a rivolgersi altrove. A chi giova alimentare una inutile confusione sull’operato della Cardiochirurgia universitaria che, dati reali alla mano, rappresenta una struttura d’eccellenza per qualità e ricerca? La politica e la buona amministrazione hanno il compito di creare le condizioni per migliorare il servizio, vigilando, garantire strutture idonee e professionalità del personale  – conclude il presidente della Provincia di Catanzaro – senza perdere di vista l’obiettivo di tutelare il diritto alla salute dei cittadini, guardando agli interessi del territorio”.

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