MENDICINO (CS) Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato stampa a firma de “I democratici di Mendicino”.
«Abbiamo appreso dagli organi di stampa che l’ex Segretaria del locale Circolo Margherita Ricci ha sottoscritto un documento di sostegno al sindaco uscente Palermo. Ovviamente ci asteniamo dall’esprimere delle considerazioni sulla scelta personale della Ricci che, lo ricordiamo, non è una giovinetta della politica locale. Ben 22 anni fa, nel lontano 1997, fu eletta consigliere comunale dell’allora amministrazione Piscitelli ed oggi, paradossalmente, si è fatta promotrice dello slogan “non si torna indietro”. Tuttavia, è doveroso fare una breve considerazione su tale scelta. Prima però, è opportuno fare un passo indietro e ricordare ai cittadini e ai democratici mendicinesi che circa un mese fa, il 16 dicembre scorso, in una riunione di direttivo, venne presentata una mozione circa gli indirizzi da assumere come democratici in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno nel mese di maggio. Il documento, dopo aver tracciato il quadro politico degli ultimi 5 anni e dopo aver riassunto il percorso amministrativo di questa amministrazione uscente, caratterizzato da brillanti successi ma anche da un preoccupante quadro finanziario, proponeva di avviare una discussione con tutte le forze e le rappresentanze mendicinesi del PD e del centro sinistra per cercare di arrivare ad una sintesi e creare le condizioni per costruire una eventuale coalizione civica basata sulla condivisione di idee, programmi e progetti. Il documento venne votato quasi all’unanimità dei membri del direttivo, un solo voto contrario. La stessa Ricci dichiarava il voto favorevole, ma, al contempo, annunciava le proprie dimissioni da Segretaria, senza tuttavia fornire una adeguata motivazione. In realtà, proprio in quanto ex rappresentante di tanti democratici e progressisti mendicinesi, avrebbe dovuto avere la correttezza di rendere pubblica questa sua decisione e soprattutto spiegarla. Ma in un mese, purtroppo silenzio assoluto. E allora tocca a noi fare chiarezza. Dopo la sua sottoscrizione del documento di sostegno alla ricandidatura di Palermo, il quadro è chiaro e limpido: l’ex Segretaria del Pd preferisce continuare un progetto politico e amministrativo sostenuto in larga parte dalle forze di centro destra. Lo stesso documento di continuità amministrativa è stato firmato da due consiglieri di Forza Italia e dal Vice Sindaco che, come è noto, è il riferimento di Fratelli d’Italia a Mendicino. Cinque anni fa, la scelta di aderire ad una coalizione civica eterogenea fu il frutto di un ragionamento e di un progetto, quello di costruire un laboratorio politico capace di promuovere un ricambio generazionale alla guida del comune, ma si trattava di una scelta condivisa da tutto il circolo e soprattutto avallato dalla federazione provinciale, inoltre, all’epoca anche a livello nazionale c’era un Governo sostenuto sia dal PD che da Forza Italia. Oggi il quadro è diverso, sia a livello nazionale, dove il PD sta in opposizione che a livello regionale, dove il PD guida la giunta. Dunque, Margherita Ricci compie tale scelta in maniera autonoma e in aperto contrasto rispetto a quanto stabilito e approvato da lei stessa nell’ultimo direttivo. Siamo certi che Alfio Filice, appena nominato coordinatore del circolo dal Segretario Provinciale Guglielmelli, saprà interpretare il sentire comune dei democratici di Mendicino e rappresentarne il pensiero. A lui va tutta la nostra fiducia ed il nostro sostegno e al Segretario Guglielmelli rivolgiamo invece il nostro ringraziamento per la vicinanza al circolo. A questo punto, dopo aver compreso le vere ragioni delle dimissioni da segretario e dopo aver appreso delle sue intenzioni di ricandidarsi a consigliere in questa formazione di centro destra, le suggeriamo pure di dimettersi dalla Segreteria Provinciale per evitare imbarazzi a tutti i democratici della nostra provincia, anche perché, tra pochi mesi si terranno anche le elezioni regionali e, come democratici, abbiamo la volontà ed il dovere di lavorare senza ambiguità per una riconferma di una Giunta regionale a guida PD».