RENDE (CS) – «Al peggio non c’è mai fine. Purtroppo l’amministrazione Manna ha fatto di questo detto il suo cavallo di battaglia. Così scopriamo che l’attuale esecutivo ama ripetere gli stessi errori che contesta alle passate amministrazioni, con l’aggravante della perseverazione». E’ quanto si legge in una nota del consigliere pentastellato Domenico Miceli. «Il caso che oggi vogliamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica è quello della convenzione n° 19 dell’1/4/2010. Una convenzione scaduta l’1/04/2015 secondo la quale i privati costruttori avrebbero dovuto realizzare opere fondamentali per la riqualificazione di via Catanzaro e più in generale della zona comunemente denominata “Roges vecchia”. Tra queste opere e in relazione all’art. 3 della convenzione, i costruttori avrebbero dovuto eseguire le opere di urbanizzazione primaria e precisamente: a) Strada; b) sottopasso autostradale; c) spazio di sosta e parcheggio; d) rete di fognatura; e) rete idrica; f) illuminazione pubblica e privata; g) canalizzazione per rete telefonica; h) pubblica illuminazione; i) verde primario. Tutto secondo progetto depositato ed approvato. A distanza di sei anni, nessuna di queste opere risulta essere eseguita tranne quelle provvisorie per l’accesso al fabbricato realizzato, che non sono nemmeno in sicurezza. E il Comune che fa? Secondo convenzione il Comune si sarebbe riservato la facoltà di provvedere direttamente all’esecuzione delle opere quando i lottizzanti non vi abbiano provveduto, con avviso di messa in mora attraverso preavviso non inferiore a tre mesi. E invece niente. A distanza di sei anni il Comune latita, creando gravi danni alla zona e procedendo invece alla modifica di una convenzione scaduta attraverso un progetto di variante che prevede solo in parte la realizzazione delle opere previste in convenzione che esclude totalmente la realizzazione del sottopasso autostradale. Sottopasso che avrebbe collegato il parcheggio del Museo del Presente (Metropolis) con via Catanzaro e che quindi avrebbe implementato la viabilità del quartiere e il suo sviluppo futuro. Sul caso abbiamo inoltrato interrogazione al Sindaco e alla Giunta chiedendo anche di specificare in base a quale normativa e considerazioni, l’ufficio preposto del Comune, sta valutando tale variante al progetto a distanza di un anno dalla scadenza della consegna e collaudo delle opere previste nella convenzione? Vogliamo andare incontro alle sacrosante richieste dei malcapitati acquirenti degli appartamenti realizzati, che sono ancora privi del certificato di agibilità e quindi inutilizzabili e invendibili. Al peggio non c’è mai fine, dicevamo all’inizio. Ma siamo certi che solo la fine di questa amministrazione potrà eliminare il peggio dalla nostra città».