PSC Cosenza, interrogazione di Guccione al sindaco Occhiuto

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COSENZA – «Ad oggi nulla è stato fatto dopo che l’iter di adozione del Piano strutturale comunale (Psc) della città di Cosenza è stato dichiarato viziato nel procedimento a seguito delle modifiche sostanziali apportate al Psc nel corso della seduta del consiglio comunale con la delibera di Giunta municipale numero 55 del 18-04-2017. Tutto questo è stato riscontrato con nota del 14 marzo 2018 (prot 93229) indirizzata al Comune di Cosenza da parte del Dipartimento Infrastrutture-Lavori Pubblici e Mobilità della Regione Calabria e dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria con nota del 20-02-2018 (prot 62279), che prendendo atto delle modifiche sostanziali apportate alla prima stesura del Psc del Comune di Cosenza ribadiscono che è necessario riconvocare la Conferenza di Pianificazione per riadottare il nuovo Psc».

È quanto afferma il consigliere comunale Carlo Guccione che ha inviato un’interrogazione al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto per sapere «quali sono i motivi del grave ritardo della Giunta comunale di Cosenza negli adempimenti e le determinazioni sulla revoca in autotutela del procedimento di adozione del PSC/REU, nonché qual è la tempistica da rispettare per la riconvocazione della Conferenza di pianificazione, previa revoca delle intervenute misure di salvaguardia allo strumento urbanistico».

«Con deliberazione n. 29 del 29 giugno 2017, il Consiglio comunale adottava il PSC della Città di Cosenza – è scritto nell’interrogazione – ed il relativo Regolamento Edilizio Urbano, comprensivo del REU, relazione illustrativa, Valutazione Ambientale strategica, Elaborati grafici elencati in narrativa, come modificato e rettificato su proposta della precedente deliberazione di Giunta, con recepimento del documento preliminare, adottato con delibera comunale n. 46 del 19/10/2010, apportate rettifiche tecniche alle tavole PSEL 01-PSPS 02- PSPS 03- PSRU 03- PSRU 04-PSRU 08- PSRU 09-PSRU 10, nonché correzioni alla documentazione allegata all’adesione al principio di “ Consumo a Suolo Zero”, con conseguente modifica della proposta di adozione del PSC e del REU di cui all’intervenuta deliberazione della Giunta comunale del 18/4/2017. Con la delibera di adozione del PSC/REU entravano in vigore le misura di salvaguardia per la sospensione degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio in corso e non ancora perfezionati.

Con richiesta  prot 88383 dell’1/12/2017 avente ad oggetto “informazioni sulla trasmissione del PSC di Cosenza”, indirizzata alla Regione Calabria, il Comune di Cosenza  in persona del dirigente dell’Ufficio del Piano, ing. Converso e del responsabile del procedimento, geom. Ambrogio Greco,  comunicando l’intervenuta variazione di alcuni indici territoriali perequati, operata dalla Società incaricata alla redazione del progetto,  manifestava  la  necessità, anche alla luce delle problematiche sollevate dallo scrivente consigliere, di stabilire se l’operato degli Uffici incaricati  fosse stato  o meno legittimo con preciso riferimento alle modifiche apportate rispetto al parere geomorfologico del 2015 precedente».

Ma ecco cosa accade nel dettaglio: «la Regione Calabria con nota del 19/12/2017 prot n. 394090 precisava di aver rilasciato parere geomorfologico  con nota prot  n. 218972 del 14/7/2015, ma che a seguito della comunicata intervenuta  variazione degli indici territoriali di perequazione e compensazione al PSC/REU  risultava essere intervenuta  una “variante allo strumento urbanistico” in corso di approvazione, e pertanto qualsivoglia variazione apportata al PSC/REU aveva reso invalido il precedente parere rilasciato geomorfologico e conseguentemente comportava  il deposito del nuovo progetto in variante e la riconvocazione della Conferenza di pianificazione, ai fini della riadozione del Piano. Per quanto sopra, il Comune di Cosenza con nota prot. 15372 del 13/2/2018 del Dirigente del Piano dott.ssa Carbone, provvedeva a trasmettere alla Regione Calabria il nuovo PSC con gli allegati, al fine del rilascio di un ulteriore parere di compatibilità geomorfologica, senza riconvocare la Conferenza di pianificazione».

Gli atti, dunque, venivano restituiti «dalla Regione Calabria al Comune di Cosenza con nota prot 93229 del 14/3/2018 perché sprovvisti della componente geologica e dunque inidonei alla valutazione del PSC  in ordine alla compatibilità ed alla coerenza delle scelte di pianificazione  con le condizioni  geomorfologiche del territorio e all’istruttoria  ex art 13 della L 64/74 e dell’art 89 del DPR n. 380/2001. Nel frattempo in data 22/1/2018, su istanza dello scrivente consigliere – viene specificato nell’interrogazione indirizzata al sindaco di Cosenza – perveniva presso la Regione Calabria (Dipartimento 11) richiesta di verifica formale sulla procedura di adozione del PSC operata dal Comune di Cosenza e con relazione di verifica prot 62279 del 20/2/2018, la Regione Calabria a firma del Dirigente del Settore e del Responsabile del procedimento specificava:

  1. a) di non essere nella condizione di valutare la conformità del documento preliminare depositato al Genio Civile nel 2015 e quello successivo oggetto di variante con modifica degli indici territoriali la cui copia non era stata ritualmente acquisita;
  2. b) di aver riscontrato nell’iter procedurale di adozione del PSC /REU la carenza dell’adempimento relativo all’emanazione delle direttive di cui al comma 2 dell’art 27 quater della LUR non assimilabili alle linee di indirizzo approvate con delibera di GM n. 98 del 26/4/2010 di diversa natura e con altri obiettivi;
  3. c) di aver riscontrato l’omessa predisposizione, da parte del Comune di Cosenza, di un nuovo documento preliminare del PSC (adeguato e aggiornato), da sottoporre alla prevista Conferenza di pianificazione per le specifiche verifiche dopo l’intervenuta delibera di adesione al principio di “consumo di suolo zero”».

Il consigliere comunale Carlo Guccione chiede «quali iniziative l’amministrazione intende adottare al fine di favorire la partecipazione dei cittadini, singoli e associati, delle imprese e delle associazioni culturali e sociali alle procedure di verifica del modificato Piano strutturale comunale e Regolamento edilizio comunale». Bisogna tener presente che «l’accertato vizio del procedimento di adozione del PSC potrà essere fatto valere dai cittadini non appena verrà approvato il documento definitivo e questo con gravi ripercussioni economiche e amministrative a danno del Comune di Cosenza. Ad oggi le misure di salvaguardia per la sospensione degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio in corso e non ancora perfezionati, irritualmente intervenute, stanno arrecando pregiudizio ai cittadini le cui volumetrie e i piani di attuazione sono stati sospesi in presenza dell’adozione di uno strumento urbanistico per il quale deve essere riconvocata la Conferenza di pianificazione ed emesso nuovo parere geomorfologico. Risulta necessario agire in autotutela, revocando le misure di salvaguardia e riconvocando la Conferenza di pianificazione dei servizi al fine della valutazione e verifica del nuovo PSC/REU (adeguato e aggiornato con l’adesione del consumo di suolo zero e della variazione degli indici territoriali di perequazione e compensazione)».

 

 

 

 

 

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