‘Rinascita per Pentone’ lancia un periodico autoprodott per informare i cittadini

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Da sx Vincenzo MArino e Domenico D'Agostino
Da sx Vincenzo MArino e Domenico D'Agostino
Da sx Vincenzo MArino e Domenico D’Agostino

PENTONE (CZ) – ‘Rinascita per Pentone’ lancia un periodico autoprodotto per informare i cittadini. Ieri il gruppo di minoranza del Comune di Pentone ha distribuito il numero zero del ciclostilato ‘Rinascita’. L’opposizione conferma, dunque, la sua attività e la sua vicinanza al territorio. Presenti nelle piazze di Pentone e S.Elia, i due componenti del gruppo, Vincenzo Marino e Domenico D’Agostino, insieme ad alcuni sostenitori. Per segnalazioni o articoli, si può scrivere a rinascitaperpentone@gmail.com. Il mancato avvio della raccolta differenziata, l’uso del Palazzetto dello Sport, l’eliminazione del “capannone” sulla Villa Comunale, le precisazioni su un articolo apparso di recente sull’opera dell’artista senese Lippi, alcune delle questioni sollevate insieme alle proposte concrete avanzate nei mesi scorsi, dalla creazione di un tavolo tecnico per favorire la partecipazione di qualche giovane ai Piani di sviluppo Rurale (Psr) al baratto amministrativo e alla richiesta di trasparenza amministrativa.

«Rinascita oggi per noi non è più un mero slogan elettorale, ma la voglia di dare a Pentone un Rinascimento politico, culturale e civile partendo dal presupposto che ogni esperienza, anche quella negativa come può essere considerata una sconfitta elettorale, ha in sé tante buone ragioni per continuare ad impegnarsi per il bene comune – viene scritto in apertura – Siamo coscienti quindi che “Rinascita” è un’idea, un impegno concreto che attraverso questo periodico vorremmo che fosse maggiormente partecipato e condiviso». Nell’editoriale, Vincenzo Marino precisa che l’obiettivo principale dell’iniziativa è «raggiungere anche quelle persone di solito meno informate con una serie di articoli che abbiano quindi scopo divulgativo e che mirino alla trasparenza amministrativa».

Tra le richieste dei mesi scorsi, il rimborso dei libri scolastici, l’intervento sulla delegazione di S.Elia, l’intervento sul randagismo. ‘Rinascita per Pentone’ segnala inoltre la necessità di una comunicazione tempestiva della chiusura dell’acqua, la ricerca delle perdite lungo la conduttura e dello spreco nel territorio, una rete dei comuni montani per la creazione di un Consorzio idrico, idee delle quali verificare la fattibilità.

Soddisfazione viene espressa per il prossimo abbattimento del vecchio Asilo comunale, chiesto in occasione della visita di cortesia formulata come Rinascita per Pentone, insieme al gruppo Amare per Pentone all’allora neoeletto presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. Preoccupazione per una maggioranza «ingarbugliata nelle proprie difficoltà».

Illustrate le perplessità nate in seguito a un articolo sull’opera dell’artista senese Lippi, apparso il 30 dicembre su un giornale online: «come mai tale articolo compare solo il 30 dicembre quando quest’opera è stata realizzata a settembre? La sensibilità dell’amministrazione infatti è stata tale e tanta che non appena l’artista tanto applaudito si è allontanato da Pentone la mirabile opera in legno, quella che per promessa dovrebbe essere realizzata adesso in pietra o in bronzo(!), è stata subito e maldestramente eliminata. Caricata infatti chissà come, nel breve volgere di qualche minuto la si poteva ammirare scomposta e rotta sui muretti presso località la Croce. La reazione della Pro Loco tra l’altro ideatrice dell’iniziativa, forse qualcuno ancora la ricorda per le esternazioni pubbliche di qualche socio. Fatto sta che dopo il clamore iniziale e il dispiacere per la figuraccia fatta, naturalmente tentando di far passare la cosa inosservata e normale, un nostro compaesano di buona volontà, in un umido pomeriggio autunnale cercò di porre rimedio all’infausto gesto, intervenendo lui stesso con tenaglia, chiodi, martello e ferro filato per ricomporre alla meno peggio l’opera. Oggi la possiamo vedere per quello che rimane alla “Croce”. Ultima perplessità: se questo nostro compaesano non l’avesse ricomposta così come oggi la vediamo ci sarebbe mai stato un articolo celebrativo sulla sensibilità dell’amministrazione?»

 

 

 

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