COSENZA – «Il Presidente di regione Oliverio, pur confinato a San Giovanni in Fiore, ha nominato il commissario ad acta che si occuperà del recupero coattivo della tariffa di conferimento dei rifiuti per gli anni 2013, 2014 e 2015 nei confronti del Comune di Cosenza. La somma da recuperare ha raggiunto l’incredibile cifra di 3 milioni e 650 mila euro e questo non fa che certificare il disastro amministrativo delle due giunte, comunale e regionale, e di chi le sta guidando». Così si esprime il deputato del M5S Alessandro Melicchio a proposito del decreto di commissariamento del Comune di Cosenza firmato l’11 gennaio dal Presidente di regione. «Oliverio ha incontrovertibilmente fallito nella gestione dei rifiuti in tutti questi anni con il continuo e illecito ricorso alle ordinanze in deroga, con l’utilizzo di discariche private e con il costoso trasferimento dei rifiuti fuori regione. Nel Rapporto Rifiuti Urbani 2018 dell’Ispra la Calabria fa peggio della sola Sicilia, penultima in tutta Italia in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti. Non è operativo alcun impianto per il trattamento integrato anaerobico/aerobico dei rifiuti nella nostra regione e l’ATO provinciale cosentina è in alto mare, guidata, male, dal Sindaco di Rende e da un consigliere comunale di Cosenza vicinissimo ad Occhiuto. In tutto questo solo adesso il Presidente Oliverio ha deciso di cercare di recuperare, fuori tempo massimo, quelle quote dovute che qualche Comune che si è creduto più furbo di altri non ha voluto versare e così si è arrivati al decreto di commissariamento per 23 enti non in regola con i pagamenti. Non poteva mancare in questa lista l’amministrazione guidata dal Sindaco Occhiuto, che conferma così di avere molta familiarità con i debiti”. Non fa sconti al sindaco di Cosenza il parlamentare 5 stelle. «Sarebbe interessante sapere come l’amministrazione Occhiuto ha utilizzato i soldi delle tasse sui rifiuti pagate dai cittadini di Cosenza, visto che non li ha versati alla regione come avrebbe dovuto. Ci sarà anche stata una mancata riscossione, magari frutto di proteste contro un servizio ritenuto inefficiente e inadeguato, ma ancora una volta a farne le spese e a pagare saranno quei tanti cosentini che hanno regolarmente versato la tassa sui rifiuti in questi anni. Ma d’altronde – conclude il deputato pentastellato – i cittadini già dovranno pagare i debiti personali di Occhiuto. E così tocca di nuovo alle tasche dei residenti a Cosenza farsi carico dell’incapacità amministrativa del suo Sindaco e del Governatore della Calabria e far fronte a questo ulteriore balzello che il commissario ad acta prontamente esigerà dalla città».