COSENZA – E’ una vittoria pesante quella ottenuta da Mario Occhiuto al primo turno a Cosenza. L’ex sindaco ora riconfermato, la cui esperienza di governo si era chiusa anticipatamente in seguito al venir meno della maggioranza che lo sosteneva, ha vinto con ampio margine (il 59% dei consensi) su Carlo Guccione, candidato del Pd e del governatore Mario Oliverio, e Enzo Paolini, sostenuto da una parte della sinistra e da una lista civica ispirata dal sottosegretario Antonio Gentile e dal fratello Pino, vicepresidente del Consiglio regionale, referenti del Nuovo Centrodestra in Calabria. Guccione, assessore regionale nella primissima fase di governo della Giunta Oliverio, era uscito di scena a causa del suo coinvolgimento in un’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari. La sua candidatura al Comune era maturata in seguito alla rinuncia, a ridosso della campagna elettorale, del manager Lucio Presta, candidato vicino al Presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi. La vigilia del voto, nel capoluogo bruzio, era stata peraltro scandita dalle polemiche legate all’inchiesta della locale Procura su presunte irregolarità nell’affidamento di lavori e servizi da parte dell’ente municipale durante la gestione di Occhiuto. Piu’ volte, in piena campagna elettorale, la Guardia di Finanza si era presnetata a Palazzo dei Bruzi, sede del Comune, per sequestrare atti. A Occhiuto il centrosinistra contestava anche una presunta ineleggibilità. Uomo del centrodestra (il fratello Roberto è deputato di Fi), il neo rieletto sindaco era in realtà sosteuto da liste civiche. Le dichiarazioni del riconfermato primo cittadino raccolte a caldo da Fiorenza Gonzales