Matilde Spadafora Lanzino: «La violenza di genere è un dramma che appartiene a tutta la società»

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COSENZA – Tante e diverse le iniziative programmate per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, così il nome completo. Il 25 novembre è una giornata della memoria collettiva in cui coralmente si rafforza il no alla violenza di genere ma oltre questa data c’è un impegno quotidiano, per le donne vittime di violenza, per i giovani ai quali bisogna parlare del ‘cammino’ delle donne.
L’assessore alle pari opportunità Matilde Spadafora Lanzino vuole inviare «un sentimento di condivisione a quanti, nella città di Cosenza e dovunque – in occasione di una data così importante come il 25 novembre che la comunità internazionale ha dedicato a tre donne della Repubblica dominicana, trucidate per la loro lotta di libertà: Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal – ricordano, con eventi variegati e incisivi, la catena troppo lunga di donne vittime della violenza degli uomini: mariti, compagni, fidanzati, sconosciuti».
«Lo faccio a nome di tutta l’Amministrazione comunale alla quale appartengo come assessore; lo faccio come cittadina; lo faccio come donna e come mamma di una vittima, Roberta, dalla cui morte, è partito nella città di Cosenza e nella Calabria tutta, nel lontano 1988, il primo forte grido contro un crimine così abietto e incivile. Con la stessa forza, però, raccomando a tutti di andare oltre la commemorazione di una data. I nostri giovani, ragazze e ragazzi, hanno il diritto di conoscere la storia delle donne, non riassunta in due misere paginette dal titolo inquietante di questione femminile. Hanno il diritto di sapere come e perché, nell’Occidente e nel mondo, le donne hanno camminato con lentezza e in ritardo, come pure hanno il diritto di conoscere pensieri ed azioni di quelle, che pur ostacolate, hanno trovato lo spiraglio per esserci, presenti e attive, nella Storia. E ciò perché la violenza di genere è dramma strutturale e culturale che appartiene alla società tutta e non solo alle singole donne colpite. Dovunque chiamata a partecipare e a portare il saluto della città, l’Amministrazione in questa importante carrellata della memoria collettiva, è presente. Io personalmente sono presente, testimonianza diretta di un dolore che si è fatto servizio e che vuole guardare al futuro con speranza. A tutte le donne il mio più affettuoso abbraccio».

 

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