REGGIO CALABRIA – Il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta della Regione Calabria, Arturo Bova, ha comunicato, con una lettera al presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, la decisione di rientrare nelle funzioni all’interno dell’organismo dopo l’autosospensione decisa in seguito alla rivelazione di presunti rapporti con un esponente della criminalità organizzata citati negli atti di un’inchiesta della Dda di Catanzaro.
«Dopo un’attenta riflessione sulle notizie giornalistiche che hanno riguardato la mia persona e che mi avevano indotto a sospendere la mia attività di presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta – afferma Bova – sono arrivato alla determinazione di riprendere appieno la mia attività e di dare seguito ad alcune importanti iniziative legislative che non possono subire ulteriormente ritardi. Mi riferisco, in particolar modo all’iter della proposta di legge cosiddetta “anti ‘ndrangheta”, e agli importanti provvedimenti in essa contenuti per il contrasto al fenomeno mafioso e, più in generale, alle diverse forme di manifestazione della criminalità organizzata. Penso ai rimedi che adotteremo per contrastare i gravi fenomeni della degenerazione del gioco d’azzardo, del caporalato, degli aiuti alle vittime di mafia, del riuso sociale dei beni confiscati, del sostegno alle iniziative per sottrarre i minori dai contesti criminali, del sostegno alla scuola e alle altre agenzie educative nella formazione della coscienza anti mafiosa, e così via».