Nessuna revoca del bando per l’illuminazione pubblica in preinformazione

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CATANZARO – Il Dipartimento regionale “Sviluppo Economico” precisa che nessuna revoca sarà fatta del  bando per l’illuminazione pubblica in preinformazione. L’avviso pubblico per l’efficienza energetica dell’illuminazione pubblica è attualmente in preinformazione sul portale regionale “Calabria Europa” al fine di consentire ai comuni interessati, agli operatori del settore ed ai cittadini calabresi di prenderne visione e di proporre eventuali osservazioni e modifiche. Alcune proposte sono già state tenute in conto dagli uffici regionali che stanno adeguando e integrando il contenuto del bando. Quanto alla pretesa impossibilità di partecipazione ad aziende non convenzionate alla Consip, è opportuno premettere che è la legge sulla Spending Review a prevedere che le amministrazioni pubbliche possano ricorrere alle convenzioni Consip e che siano comunque obbligate a utilizzarne i parametri di prezzo-qualità, come limiti massimi, per l’acquisto di beni e servizi. L’avviso pubblico prevede due distinte linee di intervento per tener conto di entrambe le ipotesi: la prima destinata ai Comuni che alla data di presentazione della domanda abbiano già aderito alla Convenzione Consip Servizio Luce o già affidato il servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione ad un’impresa autonomamente selezionata dal Comune stesso; la seconda linea di intervento destinata ai Comuni che alla data di presentazione della domanda non abbiano ancora affidato il servizio integrato relativo all’illuminazione pubblica e non intendano aderire a Consip. In questo caso le amministrazioni Comunali potranno ammodernare gli impianti attraverso la forma classica di appalto pubblico di soli lavori, oppure stipulando un contratto di rendimento energetico (cosiddetto “EPC”) con una ESCO selezionata dal Comune. L’adesione alla Convenzione Consip è pertanto solo una delle modalità di ammodernamento degli impianti di pubblica illuminazione prese in considerazione dall’Avviso, che ha lasciato ai comuni calabresi la massima libertà di scelta della forma organizzativa da proporre a finanziamento. Anche le dotazioni finanziarie iniziali delle due linee potranno essere oggetto di rimodulazione in funzione del grado di partecipazione su ciascuna linea da parte delle amministrazioni comunali beneficiarie.

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