«Non sarò a Catanzaro per la firma dell’accordo con la Regione». È quanto rende noto il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. «Voglio essere chiaro – afferma Occhiuto in una nota – perché altrimenti si può creare confusione fra i cittadini che giustamente non riescono a comprendere le ragioni delle parti ascoltando da un lato le mie dichiarazioni e dall’altro quelle del presidente Mario Oliverio. I motivi della mia decisione derivano dal fatto che la Regione mi ha restituito la bozza di accordo l’ultimo giorno prima della firma, modificando alcune questioni che ritengo fondamentali a garanzia della città di Cosenza. Non sono pertanto sicuro che le nostre richieste in questo modo saranno poi concretamente rispettate, dopo essere state formalmente quasi tutte accolte. È anche, lo ammetto, una questione di fiducia reciproca». Il primo cittadino di Cosenza evidenzia i punti controversi: «Avevamo stabilito – spiega – un accordo complessivo sul tema della mobilità e delle opere pubbliche in città, e invece nel titolo e nell’incipit dell’art. 1 la metro torna ad essere predominante. Viene eliminato così l’approccio più complessivo; la Regione ha appaltato un’opera in modo irregolare senza il preventivo accordo di programma quadro con il Comune e adesso in tutte le premesse di questa bozza troviamo citazioni di atti già deliberati dal Comune di Cosenza, quasi a disegnare il presente Apq come automatico e doveroso, cosa che assolutamente non è. Quasi fosse un atto di ratifica. Del resto all’art. 1 si legge “fatti salvi e confermati gli effetti già prodotti dal provvedimento conclusivo della conferenza dei servizi”; viene eliminata la riqualificazione della stazione autolinee (1,60 ml); viene eliminata la viabilità alternativa (0.80 ml); il finanziamento per i percorsi ciclopedonali si riduce da 4 ml a 2 ml; si parla di possibilità e non di obbligo, sul viale Mancini, di utilizzo di vettori con minore impatto, senza cordoli a terra, senza cavi senza sospensioni aeree, eccetera eccetera; vengono eliminate tutte le sanzioni risolutive in caso di inadempienza regionale riguardo i singoli punti del contratto. Restano immutati gli altri punti concordati. Ritengo dunque – prosegue il sindaco di Cosenza – che l’accordo così come inizialmente concordato poteva essere molto utile per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio. Nel modo proposto dalla Regione la città di Cosenza non è invece sufficientemente tutelata sul buon esito del programma complessivo e sulla sostenibilità della Metro in particolare. Sono stato sempre contrario – aggiunge Occhiuto – al progetto di metro così come appaltato dalla Regione per i motivi di sostenibilità ambientale e urbana che ho più volte sottolineato. Le nostre richieste, se fossero state effettivamente accolte e poi tradotte in realtà, avrebbero ribaltato quell’idea progettuale trasformando il viale in elemento di connessione urbana e gettando nello stesso tempo le basi per la costruzione di una città con un sistema di mobilità efficace e sostenibile. Cosa che purtroppo non è stata possibile, a causa di una Regione che è sempre ostile a noi e alla crescita sostenibile del territorio».