Orlandino Greco: «L’aeroporto Sant’Anna è un punto di snodo fondamentale»

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Aeroporto Sant'Anna Crotone

CROTONE – «Un piano dei trasporti regionali approvato dopo vent’anni, opere infrastrutturali di rilievo sono state terminate e altre in cantiere, investimenti importanti messi a disposizione dopo anni d’inoperosità e di silenzi, tutto questo per ridisegnare la carta geografica delle infrastrutture e delle comunicazioni della nostra Regione- rende noto il consigliere regionale Orlandino Greco. Gli aeroporti di Reggio Calabria, Lametia Terme e Crotone sono di vitale importanza per i territori che essi servono e come messo in risalto anche dal Ministro Delrio, nella sua ultima visita in Calabria, c’è l’urgenza di riattivarli celermente, anche alle porte della nuova stagione estiva. Se per i primi due la chiusura sembra essere definitivamente scongiurata rimane in bilico la situazione del Sant’Anna di Crotone, sebbene sia un punto di snodo fondamentale per la nostra regione, sia come mobilità per la vasta area che ricopre sia per la notevole attrattività di quei luoghi . Dal primo novembre scorso, nonostante l’impegno del presidente Oliverio, l’indirizzo strategico che la Regione ha messo in atto con la scelta della gestione unificata e il bando vinto dalla SACAL, ad oggi non ci sono aerei che partono e atterranno nella città di Pitagora. A conferma dell’importanza dello snodo di Sant’Anna è il fatto che sia stato inserito tra gli scali di interesse nazionale; un punto di forza dunque per l’intera regione ma che necessita, a differenza di quello dello Stretto e della Airport Lametia, di manutenzione straordinaria vista la lunga chiusura. Nuovamente estenuanti lungaggini burocratiche, molte da chiarire, rallentano o ostacolano un percorso in atto che mira a restituire a questa terra un ruolo e una veste di prestigio non soltanto nel panorama nazionale. In questo quadro, la giunta regionale sta già da mesi lavorando ad individuare compagnie disposte a garantire servizi e nuove tratte per incrementare il flusso, soprattutto quello turistico. Un fallimento che certo non è certo dipeso da questo governo ma da scellerate gestioni precedenti che qualcuno a sottaciuto, lasciando alla regione un debito notevole, e che hanno inciso fortemente e negativamente sullo sviluppo e la crescita dei nostri territori. Ma ora la SACAL è tenuta a chiarire quali siano i problemi che ne impediscono l’immediata riapertura, anche per informare le amministrazioni comunali, i cittadini, le associazioni che stanno giustamente e con forza manifestando, in questi giorni ancora con più incisività, per la riapertura immediata. Nella mia veste di consigliere regionale e come fatto sin ora, continuerò a sostenere qualsiasi iniziativa anche di mobilitazione atta alla riattivazione dello scalo; non riaprire l’aeroporto di Sant’Anna di Crotone significherebbe amputare una parte importante del sistema infrastrutturale regionale e ancora di più si continuerebbe a depotenziare e umiliare luoghi dove la storia ha lasciato altre impronte».

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