REGGIO CALABRIA – “Questa è una giornata che può definirsi, senza dubbio, storica per la Calabria”. E’ quanto ha affermato oggi, a Reggio Calabria, il Presidente della Regione Mario Oliverio rivolgendosi al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al ministro Franceschini, alle autorità e ai numerosi cittadini presenti, immediatamente dopo l’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale e la sottoscrizione del Patto per la Calabria. “L’attesa inaugurazione del rinnovato Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria –ha proseguito Oliverio- riporta al centro dell’attenzione internazionale un immenso patrimonio che costituisce un vanto per tutti i calabresi. Allo stesso tempo la sigla del Patto per la Calabria, tra il governo nazionale e la Regione, rappresenta un sigillo agli sforzi propositivi che abbiamo profuso per la programmazione di risorse importanti e fondamentali per il rilancio di questa terra. Entrambe le ragioni, che ci portano ad essere oggi qui insieme, costituiscono le tappe di un percorso di crescita per la Calabria, che la porterà fuori dalle secche in cui è stata troppo a lungo trattenuta. Il Mezzogiorno è tornato, grazie all’impulso del Presidente Matteo Renzi, all’attenzione del Paese e la Calabria, da oggi e con le risorse programmate in un anno di intenso lavoro può diventare un occasione per i calabresi e per l’Italia. E’ altamente significativo che questo cambio di passo avvenga all’interno del Museo di Reggio Calabria. Questo autentico scrigno di meraviglie che il mondo ci invidia e che oggi riportiamo alla piena fruibilità dei visitatori, custodisce le testimonianze più preziose dell’antico passato della nostra terra, quando questo lembo d’Europa, era, autenticamente il centro di una grande civiltà del Mediterraneo, che da qui ha irradiato ingegno, bellezza, sapere a tutto l’Occidente. I siti delle antiche città che greci e romani hanno edificato e popolato sulle nostre coste e che oggi riaffiorano tra ulivi e agrumeti, a volte a pochi passi da un mare mozzafiato e con alle spalle monti e colline boscose e verdi, da qui possono essere comprese con tutta la meravigliosa ricchezza che esprimevano. Nelle sale, che ho avuto l’onore e il piacere di visitare in anteprima, un allestimento luminoso, finanziato da fondi Por 2007-2013 della Regione Calabria, ricostruisce un percorso secolare con manufatti, a volte monumentali, a volte preziosissimi, che vi lascerà stupefatti. Qui si può capire che parlare di valorizzazione della Magna Grecia e del suo patrimonio non è per nulla sterile e che ha un senso pregnante per l’immagine e anche per l’economia del nostro territorio. Questo Museo, che nacque per intuizione del grande archeologo Paolo Orsi, e che è ospitato in questa struttura di pregio di Marcello Piacentini, oggi ristrutturata su progetto di Paolo Desideri, è il principale attrattore del turismo culturale nella nostra regione. Qui i Bronzi di Riace, un simbolo universale di forza e bellezza, sono protagonisti. Ma non gli unici protagonisti. Quel che conta qui, infatti, è l’insieme di questo incredibile patrimonio che, vedrete, gareggia con la maestosità dei due guerrieri. Questa è la carta vincente del grande Museo della Magna Graecia. Al suo neo direttore, l’archeologo Carmelo Malacrino, vanno gli auguri e l’incoraggiamento per la sfida che lo attende e per cui sta già dando ottima prova, assieme ai suoi collaboratori, che ringraziamo per la dedizione con cui svolgono il proprio lavoro. A questa inaugurazione abbiamo tenuto particolarmente. Nelle ultime settimane abbiamo continuato ad offrire supporto per il completamento dell’allestimento, mettendo in piedi una sinergia tra gli uffici regionali, la nostra Azienda Calabria Verde e la squadra di professionisti che affianca il direttore. Di questo andiamo molto orgogliosi. Finalmente, oggi la Calabria riapre quello che è a tutti gli effetti uno dei Grandi Musei italiani, come stabilito dalla recente riforma dei Ministero dei Beni Culturali, culmine di quel circuito di siti archeologici della Magna Graecia che abbiamo disegnato con il Mibact per il PON Cultura. Una valorizzazione di sistema che è una occasione per noi imperdibile. Il Programma Operativo Regionale 2014-2020, i cui primi bandi abbiamo presentato proprio pochi giorni fa, destina significative risorse all’archeologia e ai beni culturali calabresi, per cui abbiamo anche messo in campo politiche attive del lavoro, a partire proprio dai siti statali, grazie alla forte sinergia con il Mibact. Molto altro –ha aggiunto il Governatore- contiamo di fare proprio con il Patto per la Calabria appena firmato, per cui ringrazio particolarmente il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Sottosegretario Claudio De Vincenti e tutti coloro i quali hanno contribuito alla sua stesura. Non mancano i fondi per la cultura e il turismo, nel Patto, ma ciò che più mi preme sottolineare è l’impronta caratterizzante che abbiamo voluto dare a questo piano straordinario per la Calabria. La sua caratteristica è tenere al centro la cura per il territorio, per consolidare le fragilità naturali che tutti conosciamo e tutelare il paesaggio meraviglioso in cui viviamo e che per troppo tempo abbiamo maltrattato. Metterlo in sicurezza è la nostra primaria esigenza, perché si tratta di tutelare la vita dei calabresi, a cui vogliamo lasciare infrastrutture degne di un paese moderno e proiettato al futuro. Solo con un territorio risanato metteremo i calabresi nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie energie e produrre i benefici in termini economici e sociali che attendiamo e che otterremo, con il concorso di tutti, con l’impegno di ciascun calabrese che ama questa terra. L’interesse dei cittadini della Calabria e le loro esigenze sul territorio –ha sottolineato Oliverio- guidano l’attività quotidiana della Giunta regionale e hanno ispirato la redazione di questo Patto. Non poteva mancare un impegno concreto e puntuale sulle strutture sanitarie, per offrire ai cittadini quello che gli spetta, la dignità di ambienti ottimali in cui curarsi ed arginare una perdurante emigrazione sanitaria, che gli anni di commissariamento non hanno fermato e neanche ridotto. Questa, come quella ambientale e quella del lavoro, sono le emergenze ataviche che in questa regione sono diventate persistenti e gravose. Dobbiamo interrompere questo avvitamento sulle difficoltà che ci trasciniamo dietro da decenni e procedere con uno scatto d’orgoglio verso il futuro. Abbiamo già raggiunto qualche buon risultato apprezzato a livello nazionale e comunitario. Il recupero dei fondi europei, l’investimento nella banda larga, l’incremento delle risorse per il diritto allo studio universitario, la riforma per lo snellimento della burocrazia. Tasselli di un mosaico che stiamo componendo con impegno e consapevolezza. Il complesso delle risorse che abbiamo programmato, POR, PSR, FSC Patto per la Calabria, ammontano a circa 6 miliardi di euro ai quali si aggiungeranno quelle messe a disposizione di ANAS ed RFI per la Calabria. La spesa oculata di questi fondi potrà determinare un cambiamento reale ed inedito per questa regione, e farle risalire le classifiche che fino ad oggi (anzi fino a ieri) ha solo sceso. La giornata odierna –ha aggiunto il Presidente della Giunta regionale- rappresenta una iniezione di fiducia non soltanto per chi amministra la cosa pubblica, ma per ogni calabrese, come lo è stata la recente visita del Presidente Mattarella che ci ha onorati per la solenne inaugurazione della Cittadella regionale di Catanzaro, la Casa dei Calabresi, dove abbiamo riunito gli uffici amministrativi che per decenni erano sparsi e sconnessi. Abbiamo intrapreso un nuovo inizio che sta producendo una piccola rivoluzione amministrativa, indispensabile per governare un grande processo di sviluppo. Un po’ come accade in questo Museo, che appartiene a ciascun calabrese, perché è qui che sono riunite le radici più antiche dell’identità della Calabria, dove il complesso di una miriade di reperti e autentici gioielli rende più chiaro e più eloquente quali e quante potenzialità questa regione possieda. Tocca ora a tutti noi, nessuno escluso –ha concluso il Presidente della Regione- costruire le condizioni più opportune perché il talento, l’operosità, la caparbietà che hanno caratterizzato il lavoro e l’impegno di tante donne e uomini di Calabria, possano esprimersi al meglio”.