Referendum, Bova: cittadini disinteressati alla vita istituzionale

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CATANZARO – «Il risultato referendario dimostra plasticamente la crisi di partecipazione democratica alla vita istituzionale e alle scelte che contano». Lo afferma il consigliere delegato della Calabria nella campagna referendaria contro il prolungamento delle concessioni per le trivellazioni, Arturo Bova. «Il popolo italiano – aggiunge – diventa sempre più un popolo che non sceglie il proprio futuro e preferisce delegare ad altri anche quando è chiamato a decidere in proprio. Il dato del quorum va letto congiuntamente alla campagna di disinformazione, ai tempi ristrettissimi assegnati alla campagna elettorale (mai nella storia repubblicana c’era stato un precedente simile), e all’invito all’estensione da parte del nostro premier Matteo Renzi. Comunque 15 milioni di italiani hanno ribadito il loro appello a fermare le trivelle nelle 12 miglia alla scadenza delle concessioni.  L’augurio – prosegue Bova – è che il Governo faccia tesoro di questo appello al fine di dare una virata secca alle politiche energetiche. Dovremo puntare tutto sulle rinnovabili senza esitazione alcuna. Sono sicuro che, smaltito lo stress di questi giorni, sapremo sederci tutti ad un tavolo per costruire un futuro migliore per le generazioni che verranno. Ne abbiamo il dovere».

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