COSENZA – Un no secco e tondo al progetto di riforma della Costituzione dalla Segreteria politica del Coordinamento provinciale “La Calabria che vuoi” al Referendum costituzionale. «Più che altro, un pasticcio che rischia di ridurre a pezzi la Carta costituzionale, riversando tutto il potere nelle mani di pochi, senza più controlli e bilanciamenti», dice Gianluca Gallo, ex consigliere regionale e già sindaco di Cassano, che nei giorni scorsi, nella sua attuale veste di coordinatore provinciale del movimento politico “La Calabria che vuoi”, ha incontrato il responsabile nazionale dei comitati per il no di Forza Italia, il deputato Roberto Occhiuto. Un incontro cordiale, «tra amici che hanno condiviso gran parte del loro percorso politico», ricorda Gallo, e che ha avuto come unico punto l’esame delle modifiche costituzionali che su proposta del governo potrebbero cambiare il volto della Magna Charta in caso di responso positivo al referendum confermativo che dovrebbe tenersi in autunno. «Da parte nostra – ragiona Gallo – c’è una contrarietà netta e motivata: i processi di riduzione dei costi della politica, apparentemente perseguiti attraverso il taglio del Senato, in realtà avrebbero potuto essere perseguiti in altra mediante una semplice legge. Il tentativo di mascherare la cancellazione di una Camera come risposta in tema di costi della politica nasconde invece, insieme ad altri provvedimenti, il reale intendimento del Governo Renzi e del Pd: dar vita, nei fatti, ad un regime presidenziale libero da quei bilanciamenti saggiamente voluti dai padri costituenti». Una linea sulla quale la sintonia con Occhiuto è stata piena. «In sostanza – prosegue Gallo – ne verrebbe fuori un sistema in cui il potere finirebbe con l’essere accentrato per lo più nelle mani del Governo, con la maggioranza parlamentare che attraverso le nomine non avrebbe ostacoli a manovrare anche organi di controllo sin qui terzi ed imparziali, come la Corte costituzionale. Il tutto inaugurando tra l’altro una nuova, pericolosa forma di centralismo, che penalizzerebbe le Regioni e gli enti locali. Una iattura, ancor più per il Meridione, che già dimenticato da Roma rischierebbe d’essere ancor più penalizzato dal nuovo sistema romanocentrico». Considerazioni sulla base delle quali, pur nel mantenimento dell’autonomia delle forze rappresentate, Gallo ed Occhiuto hanno convenuto di stringere un patto di consultazione permanente, per collaborare nella costituzione dei comitati del no e nella mobilitazione per un voto contrario al referendum. Nei prossimi giorni sarà reso noto il calendario di una serie di iniziative congiunte che saranno promosse in tutta la provincia di Cosenza da Fi e da “La Calabria che vuoi”.