Alta Velocità per la Sibaritide, Musmanno a Roma per avviare le trattative

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ROMA Si è tenuta ieri a Roma, nella segreteria del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti una riunione per discutere della proposta di istituire un servizio ferroviario ad elevate prestazioni a mercato, di tipo “freccia”, tra la Sibaritide e Roma.

L’incontro è seguito all’indomani dell’invio della nota indirizzata al Ministro Danilo Toninelli e all’Amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono da parte del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, il quale aveva chiesto «un ulteriore approfondimento circa l’istituzione del servizio proposto, per consentire la sua attivazione in tempi rapidi, auspicabilmente per la ormai prossima stagione estiva».

All’iniziativa presiedutoa dal capo della segreteria del Ministro, Gaetano Marzulli, erano presenti, l’assessore alle infrastrutture della Regione Calabria Roberto Musmanno, la senatrice Silvana Rosa Abate e i dirigenti di Trenitalia Paolo Attanasio, Fabrizio dell’Orefice e Sabrina De Filippis.

Al termine dell’incontro l’assessore Musmanno ha riferito che “grazie all’impegno di tutte le parti coinvolte, si è aperto uno spiraglio molto interessante per veder realizzato il progetto del primo treno Alta Velocità  per la Sibaritide. E’ prematuro parlare di risultati, ma è bene sapere che la Regione Calabria non rinuncerà al progetto del collegamento tra la Sibaritide e la capitale”.

Nel corso della riunione sono state illustrate da Trenitalia le risultanze dell’indagine di mercato commissionata da Trenitalia stessa per verificare la fattibilità economica del progetto industriale di un nuovo servizio a mercato tra la Sibaritide e Roma.

I dati raccolti confermano il livello della domanda stimata nel rapporto di fattibilità prodotto dalla Regione Calabria e allegato alla deliberazione di giunta n. 501 del 6 novembre scorso con la quale è stata proposta l’istituzione del treno AV Sibaritide – Roma. Tale livello non è stato però ritenuto da Trenitalia sufficientemente adeguato a garantire la copertura dei costi di un servizio a mercato di siffatta natura. Tuttavia, dopo una approfondito esame tecnico della situazione, Trenitalia si è impegnata a proporre in tempi molto stretti una soluzione alternativa basata su una rimodulazione di servizi AV esistenti per garantire in ogni caso il treno AV, ma con costi più contenuti, in modo da rendere comunque possibile l’avvio del servizio.

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