CATANZARO – «Sono oltre 3000 le domande di privati pervenute per accedere ai 36 milioni di euro stanziati dalla Regione per valorizzare e rivitalizzare i borghi calabresi oltre, naturalmente, a quelle presentate dai Comuni, per i quali sono stati messi a disposizione altri 100 milioni di euro che rappresenta il più cospicuo investimento mai realizzato prima in Italia e il cui iter sarà concluso entro la prossima estate».
E’ quanto ha comunicato, con evidente soddisfazione, il presidente della Regione Mario Oliverio nel corso del convegno-dibattito sul tema: “Il Gioco dei Borghi: un’opportunità per fare rete”, moderato da Antonio Simarco, che si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri presso il Museo di Arte Sacra di Rogliano.
L’iniziativa, denominata “Tutti al borgo di Rogliano” è stata fortemente voluta dalla locale Amministrazione Comunale guidata da Giovanni Altomare in collaborazione con Arcifisa, un’Associazione che opera da anni sul territorio cosentino in ambito turistico e sociale. Un’intera giornata vissuta nel borgo roglianese all’insegna del gioco e del divertimento, realizzata anche grazie alla collaborazione dei comuni di San Fili e San Marco Argentano e di altre associazioni attraverso la realizzazione di mostre, laboratori artistici all’aperto, animazione per bambini e stand enogastronomici che hanno contato sulla presenza di rappresentanti di circa trenta nazioni che, in abiti tradizionali, hanno proposto assaggi dei loro piatti tipici ai numerosi cittadini presenti.
«Una bella giornata di partecipazione e di festa -ha detto Oliverio- vissuta all’interno di un borgo che vide il passaggio di Giuseppe Garibaldi che proprio qui tenne un discorso importante, che non solo valorizza e fa conoscere, anche Agli stessi calabresi, la storia e il patrimonio umano, storico, religioso, artistico e culturale di questo luogo, ma crea anche momenti di forte contaminazione e partecipazione, utili a mettere in rete i nostri borghi che rappresentano il nostro più grande patrimonio. Per questo motivo abbiamo investito in tale direzione e i risultati cominciano a vedersi. La Calabria si è messa in movimento e noi continueremo a sostenere e ad incoraggiare iniziative come questa. I processi non si costruiscono con la bacchetta magica o con le false promesse. Chi lo fa è solo un venditore di fumo e noi non vogliamo assolutamente essere annoverati o confusi tra questi».
«Attraverso la valorizzazione e la rivitalizzazione dei nostri borghi -ha concluso il presidente della Regione- abbiamo imboccato un percorso virtuoso, guardando ad una visione complessiva di sviluppo della nostra terra. Il processo ora deve andare avanti spedito e sono sicuro che, credendoci e spingendo tutti verso la stessa direzione, anche Calabria ce la può fare, a patto che i protagonisti siano i territori di cui i borghi, appunto, sono una parte importante e che sono chiamati ad invertire definitivamente il trend negativo che li ha visti per un lungo periodo di tempo abbandonati a se stessi in nome di una urbanizzazione selvaggia e senza regole che ha prodotto solo danni ed effetti negativi, passando dallo spopolamento al ripopolamento»
All’intervento del presidente Oliverio, che ha dovuto lasciare i lavori del convegno anticipatamente per partecipare ad un’altra iniziativa istituzionale, è seguito il dibattito nel corso del quale sono intervenuti Adele Iannuzzi, Presidente dell’Associazione Arcifisa, Carlo Fanelli, docente del Dipartimento Studi Umanistici dell’Unical, Francesco Aiello, economista Unical e fondatore di Open Calabria, Virginia Mariotti, sindaco di San Marco Argentano e Antonio Argentino, sindaco di San Fili. Ha concluso i lavori l’assessore alla Cultura e ai Beni Culturali Maria Francesca Corigliano che ha messo in evidenza i risultati fortemente positivi finora raggiunti in termini di arrivi e partenze da e per la Calabria e di destagionalizzazione delle presenze turistiche.
«In questa visione complessiva di valorizzazione e riscoperta dell’identità della nostra terra – ha concluso l’assessore Corigliano- un ruolo importante abbiamo assegnato ai beni culturali per la cui valorizzazione la Giunta regionale ha deliberato nelle scorse settimane un Piano di recupero e di valorizzazione di ben 72 milioni di euro, frutto di una lunga concertazione con il Segretariato regionale del Mibact, che vedrà in campo 109 interventi su singoli beni che comprendono aree archeologiche, ma anche castelli, chiese, abbazie, santuari, qualche palazzo storico e alcuni progetti strategici che riguardano le minoranze linguistiche presenti e attive nella nostra regione».