Rende ( Cs) – “Una situazione grave e ai limiti dell’accettazione. Lasciare diversi quartieri di Rende senza acqua è una condizione inaccettabile”. E’ quanto affermato dal consigliere di minoranza del comune rendese Domenico Miceli, nei giorni in cui molte zone della città hanno subito l’interruzione idrica per oltre tre giorni. Il caso, è stato portato ieri in terza Commissione Territorio e Ambiente perché “la vicenda -si legge in una nota- pone molte ombre sulla gestione idrica ad opera di privati nella nostra città. Prima fra tutte sul ruolo della nuova società che è subentrata nella gestione (e nella riscossione dei tributi) alla “Società Acque Potabili Spa”, la “Acque potabili servizi idrici integrati”. Una Srl con capitale sociale di 200mila euro che va a gestire un pacchetto compreso fra i 7 e gli 8 milioni di euro”. L’affidamento della gestione dei servizi idrici ad una nuova società non è però l’unica nota di demerito a detta del consigliere di M5F. “Pare – prosegue Miceli – che la Sorical abbia per tempo, dopo le innumerevoli richieste da parte dei cittadini, provveduto alla riparazione della rottura e che i ritardi siano stati dovuti ad una cattiva gestione del comparto comunale, che, si è limitata sulla pagina istituzionale di Facebook a comunicare il disservizio, al quale sono seguiti commenti al vetriolo, molti dei quali eliminati volontariamente dagli amministratori della stessa pagina”. Per Miceli, si è difronte ad una situazione estenuante e fuori da ogni logica. “E’ un comune allo sbando – conclude- che non che non riesce a fornire informazioni tempestive ai propri cittadini e continua a portare avanti politiche di privatizzazione dell’acqua. Siamo sicuri che assisteremo alla proroga di questo contratto che scade, dopo 25 anni, a giugno del 2016. Di bandi e di gare o di nuova pubblicazione del servizio idrico non se ne parla, soprattutto in Consiglio.
Raffaella Aquino