CARIATI (CS) – «Mi auguro che il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, come egli stesso ha dichiarato, convochi a brevissimo l’assemblea dei sindaci. Apprezzo molto il lavoro svolto finora dall’assessore regionale alla Tutela dell’ambiente Antonella Rizzo. Ma sulla tassa sui rifiuti è necessario fare subito un passo indietro».
Così la sindaca di Cariati Filomena Greco commenta gli ultimi sviluppi sulla vicenda della delibera 344, approvata in giunta regionale il 25 luglio scorso e prontamente contestata dall’Anci in rappresentanza dei sindaci calabresi.
La delibera, che prevede un aumento delle tariffe per il conferimento dei rifiuti, andrebbe a penalizzare anche i Comuni virtuosi – come Cariati – che hanno raggiunto un’alta percentuale di raccolta differenziata e che, quindi, dovrebbero pagare di meno.
«Introdurre la raccolta differenziata non è mai un’operazione semplice – continua ancora la Prima cittadina – . È un investimento importante, al quale non si può rinunciare però, perché incide sulla tutela dell’ambiente, sulla salvaguardia della salute dei cittadini e sulle finanze dell’ente. Cariati, che è un Comune in dissesto, con la differenziata è riuscita a risparmiare decine di migliaia di euro in pochi mesi. Ed è riuscito, inoltre, in poco tempo e con tanto impegno a diventare un Comune virtuoso. Io credo che una delibera come quella approvata dalla Regione non fa che scoraggiare la scelta degli enti locali e dei cittadini a intraprendere questa strada».
Ad ogni modo, il Governatore, interpellato, ha fatto sapere che quella approvata dalla Regione è solo una proposta e che è modificabile. Poi, ha colto l’occasione per sollecitare i Comuni a definire al più presto gli Ato, gli Ambiti territoriali ottimali.
«Sono convinta – spiega Filomena Greco – che sia gli Ato che gli Aro potrebbero dare risposte adeguate alle esigenze dei territori sulla gestione dei rifiuti. Tuttavia, credo che perché questo avvenga sia necessario prima rivedere la gestione e il meccanismo di voto di questi organismi. Quello della definizione degli Ato è di certo un processo complesso, rispetto al quale la Regione dovrà svolgere un’azione di orientamento e di sostegno. Alla stessa maniera, ci si aspetta che i Comuni dimostrino capacità di intesa e di realizzazione».
«Io spero – conclude – che ci si ravveda su questo provvedimento. Perché siamo stanchi di ascoltare promesse, come quella più volte fatta dalla Regione sulla volontà di puntare sul rispetto dell’ambiente, alle quali seguono decisioni scellerate e incoerenti. Di questo passo, a farne le spese saranno come sempre i cittadini».