Rossano, Licciardi e Chiarello (FI): «Sindaco e PD hanno ammesso il loro fallimento»

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ROSSANO (CS) – «Diritto alla Sanità, mobilitazione popolare e ruolo delle istituzioni: la sospensione dei lavori del Consiglio comunale ha fatto emergere, da un lato, una paurosa debolezza della politica locale nell’affrontare le questioni del territorio, dall’altro, un populismo malato che rischia di fomentare quella rivolta che non porterà ad alcun risultato utile per questo comprensorio. Che, diversamente, continuerà ad essere il più banalizzato, penalizzato e mortificato della Calabria. E mentre può essere compresa e non condivisa la posizione assunta ieri dalle Opposizioni, è totalmente incomprensibile, invece, l’atteggiamento del PD cittadino che, rimanendo nell’anticamera della sala assembleare, hanno abdicato al loro ruolo guida, prestando il fianco alla protesta. La stessa sfociata in un condannabile vandalismo, di cui sono state vittime il Primo cittadino, insieme al Direttore Sanitario Francesco Giudiceandrea e al consigliere comunale Teodoro Calabrò, ai quali sono state manomesse le autovetture».

 È quanto sostenuto dai coordinatori cittadini di Forza Italia, Silvio Licciardi e Natale Chiarello, a commento della sospensione dell’Assise civica che si sarebbe dovuta tenere ieri (Martedì 13 Dicembre) per discutere del Diritto alla Sanità nella Sibaritide.

«Se la politica – affermano Licciardi e Chiarello – e le Istituzioni non sanno controbattere e dare risposte alla sacrosanta protesta dei cittadini, devono ammettere il loro fallimento. Non ci sono scuse e attenuanti rispetto a quanto accaduto ieri. Soprattutto per il Sindaco e per il Pd, partito di riferimento del Governatore Oliverio, che evidentemente anche in sede locale ha dimostrato la grande confusione che attualmente il partito vive a livello regionale e nazionale. Da forza di Governo e di Maggioranza – scandiscono i Coordinatori di FI – avrebbero dovuto tener fede e onorare il loro ruolo istituzionale. Anche in una situazione critica, come quella di ieri sera, trasmettendo E testimoniando ai cittadini l’autorevolezza della democrazia. Del resto, pur in assenza del Presidente della Giunta regionale il cui intervento paradossalmente sarebbe potuto risultare pressoché inutile, dal momento che la Sanità in Calabria è ancora gestita da un Commissario, il Consiglio comunale e la Maggioranza avrebbero potuto confrontarsi con chi amministra i servizi per l’accesso al diritto alla Salute».

«Invece – rilanciano Licciardi e Chiarello –, con gravi colpe, si è prestato fianco a qualcuno che ieri, volutamente, sperava che il Consiglio comunale non si tenesse. E che facendosi scudo della giusta rabbia della gente e della protesta, ha tirato un sospiro di sollievo alla sospensione dei lavori. Perché, diversamente, avrebbe dovuto giustificare il suo lassismo e la sua inerzia quando, negli anni scorsi, venivano perpetrate le ingiustizie più feroci a danno della sanità di questo territorio». «Insomma, quella del sindaco e Pd – chiosano i due forzisti – è stata una prova di vero e puro dilettantismo della politica. Complimenti al coraggio e soprattutto alla capacità di saper far prevalere le ragioni della democrazia di fronte alla ribellione, che – aggiungono – seppur condivisibile per i gravi scippi e torti subiti nell’accesso al diritto alla salute, non è ammissibile in un paese civile e democratico».

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