Salta l’incontro col ministro Bonisoli, Occhiuto presenta il piano di valorizzazione del centro storico

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COSENZA – Una conferenza stampa durata un’ora quella del sindaco della città di Cosenza che ha descritto le azioni da intraprendere per la valorizzazione della parte antica della città. Nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, Mario Occhiuto parla al cospetto dei soli giornalisti, un’azione frutto di una precisa scelta adottata dal primo cittadino. «L’incontro di oggi ha essenzialmente due obiettivi: la presentazione del programma di azioni per l’utilizzo delle risorse pubbliche; e i progetti per la valorizzazione dei beni immobili privati», esordisce il sindaco. Senza troppi cerimoniali il primo cittadino rende noto uno sgarbo da parte del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli che venerdì mattina avrebbe dovuto incontrarsi proprio col sindaco Occhiuto: «L’incontro con il ministro è saltato. Sono stato informato, tramite la segretaria particolare, che il ministro terrà solo l’incontro in Prefettura». Il sindaco parla in modo trasparente, senza usare mezzi termini, delle interferenze da parte degli esponenti politici afferenti ad altri partiti: «Il ministro ha subìto pressioni politiche, ha deciso di cambiare programma saltando il nostro appuntamento». Stigmatizza una serie di atteggiamenti di politica di contrasto il primo cittadino: «Qui in Calabria si sta manifestando da tempo sull’acqua, sulla metro, sul museo di Alarico. Vi dico che noi siamo le vittime. Io non ho mai anteposto questioni di partito all’interesse dei cittadini. Posso capire chi non è d’accordo con le idee, ma le idee si combattono con altre idee». Con accanto l’avvocato Giovanni De Rose, a capo dell’Ufficio legale, mostra ai presenti la documentazione relativa al centro storico inviata al Ministero, al ministro dei Beni culturali, al Presidente della Repubblica: «Abbiamo ereditato un centro storico completamente abbandonato, non solo in termini di valorizzazione dei monumenti e dei luoghi pubblici più importanti. Il programma sul centro storico conta su un finanziamento che ammonta a 43 milioni di euro. 20 edifici primari sono oggetto di ordinanze fatte in passato, si tratta di un progetto di valorizzazione di edifici privati, si tratta di edifici già individuati che da parte dei privati non hanno ottenuto alcun adempimento, oggi, a seguito di tale ordinanza, possiamo disporre di atti di esproprio per recuperare edifici da destinare, in questo caso, a social housing per studenti e giovani coppie probabilmente con l’intervento della Cassa depositi e prestiti o di fondi immobiliari. Questo piano strategico di intervento è stato preparato con una schedatura che riguarda ogni singolo edificio, c’è un quadro di intervento anche sui possibili utilizzi di ulteriori risorse pubbliche che possono essere utilizzate, secondo noi, per il rifacimento delle reti idriche e di depurazione che dovrebbero essere separate, ipotizziamo l’uso di circa 6 milioni di euro per il rifacimento delle reti idriche e fognarie del centro storico, un altro progetto riguarda l’accessibilità, si tratta del progetto Musa (12 milioni di euro) e riguarda 5 nuovi percorsi meccanizzati, 1 ascensore, due nuovi attraversamenti fluviali, il ripristino e l’adattamento del viabilità interna e 6 nuovi parcheggi disposti sul condono dell’aria. Per quanto riguarda questo quadro strategico di interventi a cui avevamo pensato di accedere con fondi privati, l’importo complessivo, compresi gli espropri, è stimato in circa 30 milioni complessivi; in merito alla rete idrica e fognaria (prevede l’eliminazione delle condotte esistenti e la divisione tra acque bianche ed acqua nere) per il rifacimento della rete è previsto un importo di 6 milioni, per gli altri sottoservizi abbiamo stimato circa 2 milioni, altri 10 milioni per la bonificazione degli spazi liberi aperti. 43 milioni per interventi già previsti, un quadro per gli edifici privati, sta a noi spenderli nei tempi stabiliti».

Rita Pellicori

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