COSENZA – Su proposta dei consiglieri Guccione, Fabiano, Ambrogio, Cassano, Covelli, Mauro, Morcavallo e Rende, il Consiglio comunale, presieduto da Pierluigi Caputo, ha votato, al termine del dibattito sull’ordine del giorno relativo al Pronto soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata, due distinti documenti, uno proposto dalla maggioranza e l’altro dalla minoranza.
Maggioranza e opposizione, convergenti sulla necessità di realizzare un nuovo Ospedale a Cosenza, pur avendo tentato di arrivare alla stesura e alla conseguente approvazione di un documento unitario, si sono poi divise solo sulla individuazione del sito dove dovrà sorgere la nuova struttura: per la maggioranza dovrebbe sorgere sulla collina che porta dal centro città fino al Mariano Santo; per la minoranza la zona di Vaglio Lise).
Ad essere votato per primo, il documento della maggioranza che è passato con 12 voti a favore. 7 i consiglieri che si sono astenuti. Sul documento della minoranza, 6 i consiglieri favorevoli e 13 gli astenuti.
«Impegna il Sindaco a convocare – si legge nel documento della minoranza – la Conferenza Provinciale dei Sindaci al fine di fare il punto sulla situazione del comparto sanitario a Cosenza e in tutta la provincia. Alla luce di tutto ciò, il consiglio comunale ritiene fondamentale la realizzazione del nuovo Ospedale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dallo studio di fattibilità, e delle disponibilità finanziarie già esistenti. La città non può perdere l’occasione di avere un efficiente, moderno e funzionale nosocomio. In attesa della realizzazione del nuovo ospedale devono comunque essere garantiti interventi in grado di affrontare il deficit strutturale dell’Annunziata, favorire il suo potenziamento tecnologico e delle risorse umane attraverso un preciso cronoprogramma. Nel documento della minoranza anche la sollecitazione da parte del Consiglio comunale dell’attuazione del decreto Balduzzi, procedendo alla istituzione di una UCCP su tutto il territorio. Ne serve – si sottolinea nello stesso documento – almeno una per ogni distretto sanitario. Sollecitata, infine, anche la realizzazione delle AFT (aggregazioni funzionali territoriali) per garantire la continuità assistenziale territoriale».
Sulla questione dell’Ospedale, dopo il dibattito che ha fatto registrare gli interventi dei consiglieri Maria Teresa De Marco, nella sua qualità di Presidente della commissione consiliare sanità, di Francesca Cassano, Francesco Cito, Marco Ambrogio, Anna Fabiano, Giovanni Cipparrone, Enrico Morcavallo, Piercarlo Chiappetta e Damiano Covelli, è intervenuto anche il Sindaco Mario Occhiuto.
Non sono un esperto di sanità – dichiara Occhiuto, ma non ci vuole un tecnico per capire che sul pronto soccorso c’è un problema di fondo. Se gli altri ospedali della provincia chiudono, è chiaro che chi ha bisogno di cure si riversa sulla città». Occhiuto ha proposto di concentrare i servizi negli ambulatori. “Se non ci sono più e non sono più convenzionati – ha detto ancora – vanno tutti al Pronto soccorso». «C’è la necessità di un nuovo polo ospedaliero – prosegue Occhiuto -. Il Comune di Cosenza è l’ente che deve decidere la collocazione dell’ospedale. Dobbiamo avere la capacità di affrontare i problemi da tutti i punti di vista. Abbiamo fatto una proposta gratuita alla Regione, poi è la Regione che deve fare le gare. E’ una proposta molto concreta, fattibile, l’ospedale deve essere un ospedale nuovo, un ospedale parco e deve avere, per quanto riguarda la parte esistente, che deve essere svuotata dalle funzioni ospedaliere per avviare quelle universitarie, le residenze per gli studenti e i docenti. Bisogna realizzare un nuovo Dipartimento di emergenza e la degenza, secondo il nostro progetto, verrà realizzata a gradoni fino al Mariano Santo che sarà recuperato. Abbiamo anche pensato alla viabilità. A Vaglio Lise si creerebbe uno sbilanciamento della città. Il centro storico e la zona Sud diventerebbero marginali. Sono propenso a discuterne con il Presidente Oliverio e con i cittadini. Se qualcuno mi dimostrerà che ci sono problemi – ha concluso Occhiuto – noi siamo pronti a discutere di tutto. Non fermiamoci all’approccio superficiale. Entriamo nel merito e siamo aperti. Ad oggi non abbiamo cambiato idea, né possiamo negoziare le nostre idee su presupposti che non siano quelli del bene comune». Prima della discussione sull’Ospedale il Consiglio comunale aveva approvato le modifiche alla delibera n.39 del 3 giugno 2016 del commissario straordinario, assunta con i poteri del Consiglio ed avente ad oggetto il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e relativa copertura finanziaria riferiti all’esercizio finanziario 2016. Il punto è stato approvato con 15 voti favorevoli e due astenuti (i consiglieri Giovanni Cipparrone e Francesca Malizia), mentre al momento del voto la minoranza aveva abbandonato l’aula e il capogruppo del PD Damiano Covelli aveva chiesto la verifica del numero legale. Le modifiche alla delibera del Commissario straordinario hanno lasciato inalterato il totale dei debiti fuori bilancio, intervenendo solo sull’imputazione della spesa, integrando la delibera stessa, per come richiesto dalla Cassa Depositi e Prestiti, con alcuni punti e cioè: la non disponibilità di avanzo di amministrazione relativo al rendiconto dell’anno precedente a quello di ricorso all’indebitamento, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 187 comma 2 del Testo Unico degli enti locali; l’impossibilità di finanziare il debito con maggiori entrate o riduzioni di spesa corrente; l’inesistenza di proventi derivanti da alienazioni patrimoniali prevedibili e/o destinabili al finanziamento del debito; l’inesistenza di trasferimenti di capitale dallo Stato o da altri enti pubblici destinabili al finanziamento del debito. Ad illustrare la pratica, prima dell’approvazione, l’Assessore al bilancio Luciano Vigna. Il Consiglio comunale ha poi approvato anche il regolamento per la disciplina dei servizi di trasporto pubblico non di linea (servizio taxi e servizio di noleggio con conducente) che era già passato in commissione trasporti.
Il segretario generale Alfonso Rende ha dato lettura in aula, per la presa d’atto da parte del Consiglio, della relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito dal Servizio di Controllo Interno sugli atti di cui al comma 4 dell’art.9 del Regolamento approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n.2 del 7 gennaio 2013, adottati nel primo semestre del 2016.
Maggioranza e opposizione, convergenti sulla necessità di realizzare un nuovo Ospedale a Cosenza, pur avendo tentato di arrivare alla stesura e alla conseguente approvazione di un documento unitario, si sono poi divise solo sulla individuazione del sito dove dovrà sorgere la nuova struttura: per la maggioranza dovrebbe sorgere sulla collina che porta dal centro città fino al Mariano Santo; per la minoranza la zona di Vaglio Lise).
Ad essere votato per primo, il documento della maggioranza che è passato con 12 voti a favore. 7 i consiglieri che si sono astenuti. Sul documento della minoranza, 6 i consiglieri favorevoli e 13 gli astenuti.
«Impegna il Sindaco a convocare – si legge nel documento della minoranza – la Conferenza Provinciale dei Sindaci al fine di fare il punto sulla situazione del comparto sanitario a Cosenza e in tutta la provincia. Alla luce di tutto ciò, il consiglio comunale ritiene fondamentale la realizzazione del nuovo Ospedale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dallo studio di fattibilità, e delle disponibilità finanziarie già esistenti. La città non può perdere l’occasione di avere un efficiente, moderno e funzionale nosocomio. In attesa della realizzazione del nuovo ospedale devono comunque essere garantiti interventi in grado di affrontare il deficit strutturale dell’Annunziata, favorire il suo potenziamento tecnologico e delle risorse umane attraverso un preciso cronoprogramma. Nel documento della minoranza anche la sollecitazione da parte del Consiglio comunale dell’attuazione del decreto Balduzzi, procedendo alla istituzione di una UCCP su tutto il territorio. Ne serve – si sottolinea nello stesso documento – almeno una per ogni distretto sanitario. Sollecitata, infine, anche la realizzazione delle AFT (aggregazioni funzionali territoriali) per garantire la continuità assistenziale territoriale».
Sulla questione dell’Ospedale, dopo il dibattito che ha fatto registrare gli interventi dei consiglieri Maria Teresa De Marco, nella sua qualità di Presidente della commissione consiliare sanità, di Francesca Cassano, Francesco Cito, Marco Ambrogio, Anna Fabiano, Giovanni Cipparrone, Enrico Morcavallo, Piercarlo Chiappetta e Damiano Covelli, è intervenuto anche il Sindaco Mario Occhiuto.
Non sono un esperto di sanità – dichiara Occhiuto, ma non ci vuole un tecnico per capire che sul pronto soccorso c’è un problema di fondo. Se gli altri ospedali della provincia chiudono, è chiaro che chi ha bisogno di cure si riversa sulla città». Occhiuto ha proposto di concentrare i servizi negli ambulatori. “Se non ci sono più e non sono più convenzionati – ha detto ancora – vanno tutti al Pronto soccorso». «C’è la necessità di un nuovo polo ospedaliero – prosegue Occhiuto -. Il Comune di Cosenza è l’ente che deve decidere la collocazione dell’ospedale. Dobbiamo avere la capacità di affrontare i problemi da tutti i punti di vista. Abbiamo fatto una proposta gratuita alla Regione, poi è la Regione che deve fare le gare. E’ una proposta molto concreta, fattibile, l’ospedale deve essere un ospedale nuovo, un ospedale parco e deve avere, per quanto riguarda la parte esistente, che deve essere svuotata dalle funzioni ospedaliere per avviare quelle universitarie, le residenze per gli studenti e i docenti. Bisogna realizzare un nuovo Dipartimento di emergenza e la degenza, secondo il nostro progetto, verrà realizzata a gradoni fino al Mariano Santo che sarà recuperato. Abbiamo anche pensato alla viabilità. A Vaglio Lise si creerebbe uno sbilanciamento della città. Il centro storico e la zona Sud diventerebbero marginali. Sono propenso a discuterne con il Presidente Oliverio e con i cittadini. Se qualcuno mi dimostrerà che ci sono problemi – ha concluso Occhiuto – noi siamo pronti a discutere di tutto. Non fermiamoci all’approccio superficiale. Entriamo nel merito e siamo aperti. Ad oggi non abbiamo cambiato idea, né possiamo negoziare le nostre idee su presupposti che non siano quelli del bene comune». Prima della discussione sull’Ospedale il Consiglio comunale aveva approvato le modifiche alla delibera n.39 del 3 giugno 2016 del commissario straordinario, assunta con i poteri del Consiglio ed avente ad oggetto il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e relativa copertura finanziaria riferiti all’esercizio finanziario 2016. Il punto è stato approvato con 15 voti favorevoli e due astenuti (i consiglieri Giovanni Cipparrone e Francesca Malizia), mentre al momento del voto la minoranza aveva abbandonato l’aula e il capogruppo del PD Damiano Covelli aveva chiesto la verifica del numero legale. Le modifiche alla delibera del Commissario straordinario hanno lasciato inalterato il totale dei debiti fuori bilancio, intervenendo solo sull’imputazione della spesa, integrando la delibera stessa, per come richiesto dalla Cassa Depositi e Prestiti, con alcuni punti e cioè: la non disponibilità di avanzo di amministrazione relativo al rendiconto dell’anno precedente a quello di ricorso all’indebitamento, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 187 comma 2 del Testo Unico degli enti locali; l’impossibilità di finanziare il debito con maggiori entrate o riduzioni di spesa corrente; l’inesistenza di proventi derivanti da alienazioni patrimoniali prevedibili e/o destinabili al finanziamento del debito; l’inesistenza di trasferimenti di capitale dallo Stato o da altri enti pubblici destinabili al finanziamento del debito. Ad illustrare la pratica, prima dell’approvazione, l’Assessore al bilancio Luciano Vigna. Il Consiglio comunale ha poi approvato anche il regolamento per la disciplina dei servizi di trasporto pubblico non di linea (servizio taxi e servizio di noleggio con conducente) che era già passato in commissione trasporti.
Il segretario generale Alfonso Rende ha dato lettura in aula, per la presa d’atto da parte del Consiglio, della relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito dal Servizio di Controllo Interno sugli atti di cui al comma 4 dell’art.9 del Regolamento approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n.2 del 7 gennaio 2013, adottati nel primo semestre del 2016.