Sanità, interrogazione di Guccione al Governatore Oliverio sugli sprechi di Asp e Ao calabresi

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CATANZARO – Un migliaio di immobili e terreni per un valore di circa un miliardo di euro sono abbandonati, vandalizzati e, in alcuni casi, utilizzati per fini privati, perciò è necessario «scrivere la parola fine al grande spreco del patrimonio pubblico delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere calabresi». Questo è quanto sostiene Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico che, per tale ragione, ha inviato una interrogazione con risposta scritta al presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio.

«Con nota del 20/05/2016  – si legge nell’interrogazione presentata da Carlo Guccione – indirizzata all’Asp di Cosenza il direttore generale  del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria, Riccardo Fatarella, ha richiesto la ricognizione di tutto il patrimonio immobiliare  dell’Asp di Cosenza, nonché la elencazione di tutti gli immobili di proprietà di terzi condotti in locazione da effettuarsi con atto deliberativo. L’ufficio preposto dell’Asp di Cosenza ha effettuato tale ricognizione degli immobili indisponibili dichiarati in Bilancio al valore di mercato, immobili disponibili in locazione con regolare contratto di affitto, immobili in locazione riferiti all’anno 2015, immobili disponibili e non utilizzati dichiarati in Bilancio al valore di mercato. I  fitti passivi ammontano a 2.634.255,14 euro. Gli immobili in locazione passiva risultano essere 108. I ricavi dai fitti attivi risultano essere 386.466,51 euro. Gli immobili in fitto, di proprietà dell’Asp, risultano essere 21. Gli immobili di proprietà risultano essere 123,  a questi devono essere aggiunti un terreno edificabile a San Marco Argentano e un uliveto nel comune di Rossano. Dai dati della ricognizione del patrimonio immobiliare dell’Asp di Cosenza risulta una scarsa utilizzazione del patrimonio pubblico che, in alcuni casi, è stato abbandonato, vandalizzato e lasciato in preda al degrado e al deterioramento. Emerge dai dati una inefficace utilizzazione degli immobili non destinati alla  attività istituzionale, che sono stati locati ma producono reddito irrisorio e in  alcuni casi sembra essere talmente basso da apparire una locazione di favore. Risulta un eccessivo numero di strutture in locazione passiva per le quali vengono spesi oltre 2 milioni e 600mila euro. Ed emerge, altresì, un dato diffuso di  mancato accatastamento di una parte del patrimonio. Quali iniziative – si chiede Carlo Guccione nell’interrogazione – intende adottare il presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, per la valorizzazione del notevole patrimonio (stimato in centinaia di milioni di euro) della Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, delle altre Asp e Aziende ospedaliere della Calabria; per arginare il fenomeno delle locazioni passive che costano milioni di euro ai calabresi, soldi sottratti alla cura e alla assistenza sanitaria dei cittadini; per avviare un processo virtuoso di utilizzazione del notevole patrimonio pubblico mirato al risparmio, alla lotta agli sprechi, alla realizzazione di servizi sanitari, alla ottimizzazione dei ricavi e alla necessità di impedire l’utilizzazione per fini privati e non istituzionali di immobili e terreni di proprietà delle Aziende sanitarie e ospedaliere della nostra regione che rischiano, in alcuni casi, di essere abbandonati e vandalizzati, un buco nero che ha prodotto lo spreco di importanti e notevoli risorse pubbliche».

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