COSENZA – «Il dramma senza fine dei profughi. Negli ultimi giorni sono stati salvati migliaia di disperati, grazie all’Italia, alle sue diverse istituzioni, ai volontari. Senza questo immane sforzo, sarebbe state un’ecatombe. Ma le vittime sono tante, tantissime. Anche povere donne, anche bambini. Vedere i bambini morire in mezzo al mare o soffocati nei barconi sovraffollati, fa sentire più forte il peso dell’indifferenza di tanti paesi occidentali che assistono passivamente a questo dramma della storia». Sono queste le parole di Stefania Covello, Responsabile Sud e Fondi Comunitari, a margine del dramma quotidiano che colpisce i tanti immigrati che arrivano sulle coste italiane. «Intanto nell’ultimo naufragio – continua – il terzo in pochi giorni, sono stati recuperati 45 cadaveri , mentre si teme che i dispersi siano centinaia, pare 700 negli ultimi giorni. Le salme sono arrivate a Reggio Calabria nelle ultime ore, con la nave Vega, che ha recuperato anche 629 sopravvissuti: 419 uomini, 138 donne e 72 minori di varia nazionalità. Tra le 45 salme giunte al porto di Reggio Calabria c’è anche quella di un neonato di 8 mesi, una scena drammatica che si ripete sempre più frequentemente. I minori non accompagnati che giungono sulle nostre coste, sono sempre di più. Ormai siamo nell’ordine delle migliaia. Su questa tragedia occorre un comune sforzo internazionale affinché questi bambini soli abbiano la precedenza assoluta su una collocazione dignitosa».