I familiari di Donato Bergamini, morto in circostanze misteriose il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico (Cosenza), hanno presentato opposizione alla richiesta di archiviazione nei confronti di Isabella Internò e Raffaele Pisano, i due indagati nell’inchiesta sul decesso dell’ex calciatore.
Le due richieste di archiviazione, secondo quanto riporta stamane il Quotidiano del Sud, sono state presentate al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Castrovillari. La richiesta di archiviazione nei confronti di Internò e Pisano era stata avanzata il 22 dicembre scorso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, è indagata per concorso in omicidio, mentre il camionista Raffaele Pisano è coinvolto nell’inchiesta per false dichiarazioni e favoreggiamento.
Le due opposizioni all’archiviazioni sono state presentate dal padre e dalla sorella dell’ex calciatore, Domizio e Donata Bergamini, assistiti dall’avvocato Eugenio Gallerani, e dalla madre, Maria Zerbini, assistita dall’avvocato Vincenzo Adamo.
L’inchiesta sulla morte di Bergamini era stata riaperta il 18 luglio 2011 su disposizione del giudice per le indagini preliminari, Pasquale Collazzo, che aveva accolto la richiesta della Procura alla quale era stata presentata una richiesta in tal senso dai familiari del calciatore. Nel corso della nuova inchiesta, da una perizia dei Ris di Messina era emerso che il calciatore non suicidò lanciandosi sotto un camion, ma era già morto quando fu investito. Isabella Internò è l’unica testimone oculare di quel presunto incidente stradale. Alla riapertura dell’inchiesta la Procura decise di sentire l’ex fidanzata del calciatore come testimone ed a distanza di pochi mesi fu sottoposta ad indagine.