PAOLA (COSENZA) – “La ‘ndrangheta è negazione del Vangelo. È non solo un’organizzazione criminale che come altre vuole realizzare i propri illeciti affari, con mezzi illeciti, ma, attraverso un uso distorto e strumentale di riti religiosi, è una vera e propria forma di religiosità capovolta, di sacralità atea”. Lo sostiene la Conferenza episcopale Calabra riunitasi per discutere alcuni “temi pastorali di particolare urgenza” alla luce di quanto accaduto in alcune processioni svoltesi recentemente.